Spunta un nuovo indagato sull’omicidio di Luigi Criscuolo: c’era un altra persona nel veicolo della vittima, conosciuto da tutti come “Gigi Bici”.
Spunta un nuovo volto sull’omicidio di Luigi Criscuolo, il 60enne conosciuto da tutti con il soprannome “Gigi Bici” per via della sua passione per le due ruote, nonché della sua attività di manutenzione e ridistribuzione di biciclette. A due mesi dai fatti, il caso dell’uomo scomparso l‘8 novembre da Pavia resta ancora oggi un grande mistero. Le uniche certezze provengono dall’analisi di alcune telecamere di sorveglianza: il negoziante di bicicli ha abbandonato la sua casa, ubicata in viale Canton Ticino, di prima mattina a seguito di una telefonata. Erano le 8:40 quando Gigi Bici si è mosso in direzione della frazione di Calignano, nel comune di Cura Carpignano.
NON PERDERTI ANCHE >>> Caso Luca Attanasio: caccia ad “Aspirant”, la mente dell’omicidio
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Caso Saman Abbas: lo zio accusato dell’omicidio estradato in Italia
Le immagini riprese da un dispositivo di sorveglianza installato in via Gasperi immortala il veicolo della vittima intorno alle 9:37. Due minuti più tardi l’abitacolo si trovava a Calignano; in seguito, silenzio per un’ora e 5 minuti fino alla sua riapparizione alle 10:44 all’altezza dell’uscita della frazione: negli scatti la vettura di Gigi Bici aveva già il finestrino rotto. Stando a quanto si apprende da La Provincia Pavese, le immagini prelevate dalle telecamere posizionate nel cimitero locale la mattina di quel lunedì hanno incastrato al volante della Polo un nuovo volto, quello di un uomo sulla quarantina o cinquantina in guanti bianchi e maglietta rossa.
Le foto riprese dai dispositivi di sorveglianza riportano l’ora 10:44 dell’8 novembre scorso, quando Luigi Criscuolo era già stato probabilmente ucciso con un colpo d’arma da fuoco all’altezza della tempia destra, queste sono le dinamiche risultanti dall’esame autoptico venerdì. L’auto di Gigi Bici è stata ritrovata la stessa sera di quel lunedì con il vetro del finestrino rotto e diverse tracce di sangue negli interni. Il rinvenimento del cadavere risale a un mese fa, il 20 dicembre: la salma è stata localizzata in un’area adiacente alla villa dell’indagata Barbara Pasetti. La fisioterapista di 44 anni è stata arrestata con l’accusa di reato di tentata estorsione: la donna, che ha sempre professato la sua innocenza, avrebbe chiesto tramite corrispondenza un riscatto di 390mila euro ai familiari della vittima.
Proseguono le attività di indagine per ulteriori accertamenti sull’identità dell’uomo apparso a bordo dell’auto della vittima.
La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…
La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…
Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…
Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…
Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…
Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…