Sembra un’utopia ma non lo è, la comunità scientifica esulta per questo importante traguardo raggiunto. E’ una gioia immensa, non ci sono parole per descrivere il momento.
Riprodurre arti amputati dal nulla, sembra un film di fantascienza, pura e semplice utopia, qualcosa di irraggiungibile e irrealizzabile. Dopo anni di studi, sperimentazioni, prove, sconfitte, finalmente la comunità scientifica esulta per il notevole traguardo raggiunto.
La scoperta è stata pubblicata sulla rivista Science Advances dalla Tufts University e dal Wyss Institute dell’Università di Harvard e riportata anche dall’agenzia Ansa. L’esperimento condotto sulle rane ha superato le aspettative e ben presto potrebbe diventare molto, ma molto di più. Scopriamo tutti i dettagli.
La ricrescita della zampa della rana è stata stimolata con un mix di farmaci, che stando a contatto per 24 ore sul moncone ha permetto la crescita spontanea dell’arto anche grazie ad un piccolissimo bioreattore. Con questa tecnica innovativa in 18 mesi è stato possibile ricreare un arto quasi completo e funzionante.
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Il tutto è documentato e pubblicato sulla rivista scientifica Science Advances dalla Tufts University e dal Wyss Institute dell’Università di Harvard. Le rane utilizzate per gli sperimenti sono della razza Xenopus laevis, al piccolo moncone oltre al mix di farmaci è stato posizionato BioDome, un piccolissimo cappuccio in silicone che ha stimolato la ferita.
Il dispositivo al suo interno era pieno di gel a base di proteina della seta e 5 farmaci contro l’infiammazione, che hanno favorito la formazione di vasi sanguigni, muscoli e fibre nervose.
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L’arto nato dal nulla ha una struttura ossea molto simile a quella originale, tessuti ed estremità funzionali, la cosa ancora più sbalorditiva è che la zampetta reagisce agli stimoli esterni, quindi sente tutto.
L’obiettivo degli scienziati è riprodurre lo stesso medesimo meccanismo per gli umani, così da poter aiutare milioni di persone che per cause più disparate sono costretti ad abbandonare una parte di se.
Naturalmente la strada è ancora dura e tortuosa, gli step da seguire saranno tantissimi ma gli studiosi sono prontissimi ad affrontare nuove sfide sempre per il bene della collettività.
Inutile dire che una scoperta simile ha lasciato il mondo senza parole, una rigenerazione simile dal nulla è davvero un enorme passo avanti.
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