Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi giovedì 27 gennaio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Aggiornato lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Secondo i dati del Ministero della Salute, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 10.539.601 con un incremento di 155.697 rispetto a ieri. Sono 1.039.756 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore. Tornano in calo i soggetti attualmente positivi che ammontano a 2.706.453 (-10.128), così come il numero dei pazienti in terapia intensiva: 1.645 in totale 20 in meno rispetto a ieri. I guariti complessivi in Italia sono 7.687.989, ossia 165.779 unità in più rispetto a ieri. Purtroppo, nelle ultime 24 ore si sono registrati 389 morti che hanno portato il bilancio delle vittime totale a 145.159.
Secondo la tabella sanitaria pubblicata ieri, i casi di contagio complessivi erano 10.383.561. Saliva il numero dei soggetti attualmente positivi che ammontava a 2.716.581. In calo i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.665 in totale. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 7.522.210. Si aggravava il bilancio delle vittime che raggiungeva il totale di 144.770.
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Stando all’aggiornamento diramato martedì dal Ministero della Salute, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano salite a 10.212.621. Ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 2.689.166. Crescevano, invece, i pazienti ricoverati in terapia intensiva pari a 1.694. I guariti complessivi salivano a 7.379.112 mentre il bilancio dei morti totale arrivava a 144.343.
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Finalmente, dopo ben 3 mesi, la curva epidemiologica ha iniziato a mostrare un’inversione di tendenza. Dopo i costanti aumenti dei casi, infatti, è stata registrata una decrescita concretatasi in una flessione del 3,7%. Questo, riportano i colleghi dell’Ansa, quanto rilevato dalla Fondazione Gimbe.
In discesa anche l’occupazione dei posti in terapia intensiva dei pazienti Covid, diminuiti dell’1,4% rispetto alla settimana precedente. Purtroppo i decessi continuano a salire con un incremento, questa settimana, del +11,2% rispetto alla scorsa. I dati non sono ancora tutti confortanti, soprattutto se si volge lo sguardo all’incidenza dei casi che in ben 51 province supererebbe i 2.000 casi ogni 100mila abitanti.
La Fondazione Gimbe ha riscontrato come ad essere diminuiti, però, sarebbero anche il numero dei tamponi che per i rapidi si attesta ad un -1,2% e per i molecolari ad un -13,9%. Il presidente della Fondazione Nino Cartabellotta ha, quindi, commentato i numeri affermando che altro non sono che la riprova dell’ancora alta circolazione del virus in Italia.
Il Ministro della Salute Roberto Speranza ha emanato una nuova ordinanza a mezzo della quale viene annullata la precedente disposizione secondo cui anche i vaccinati provenienti dall’Europa avrebbero dovuto eseguire un tampone. Questo il nuovo indirizzo, riporta Tgcom24, che il Governo ha deciso di adottare per i viaggiatori. Prorogate, invece, le misure per i corridoi turistici.
Per tutti coloro i quali dovessero viaggiare da e per Paesi rientranti in questi ultimi le regole sono: possedere certificato verde rafforzato più tampone risultato negativo nelle 48 ore precedenti. Se la permanenza dovesse durare più di una settimana, prima di rientrare nel nostro Paese è necessaria l’esecuzione di un nuovo tampone alla partenza ed uno all’arrivo in Italia.
Per Matteo Bassetti, primario della Clinica di Malattie infettive dell’ospedale di Genova, la gestione del Covid nelle scuole sarebbe pura follia. Le regole sanitarie, avrebbe affermato stando a quanto riporta la redazione di Orizzonte Scuola, sarebbero incomprensibili anche per chi le ha emanate. Misure che non servono a prevenire i contagi, ha proseguito, ma solo ad arrecare danno a studenti e loro cari.
Bassetti ha continuato a sostenere la propria linea, ossia quella di smettere di fare tamponi ad asintomatici che in questo momento verrebbero eseguiti solo per rasserenare i genitori e non per effettivamente frenare l’avanzata del virus. Soprattutto, basta con la Dad (Didattica a distanza) per gli studenti. Per l’esperto, ormai, il Covid sarebbe divenuto endemico motivo per il quale bisogna solo imparare a conviverci.
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