Sono trascorsi quasi due mesi dalla sparizione di Liliana Resinovich, la 63enne triestina scomparsa il 14 dicembre scorso.
A quasi due mesi dalla scomparsa di Liliana Resinovich, il suo caso resta ancora oggi un grande mistero. Scomparsa lo scorso 14 dicembre, la 63enne triestina è stata rinvenuta senza vita in un’area boschiva non distante dall’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, Trieste. Sin dalla scoperta della salma, molti indizi lasciano gli investigatori perplessi sulla possibilità della pista del suicidio, al giorno d’oggi davvero inverosimile. In attesa di autopsia ed esame tossicologico, il marito Sebastiano Visintin si dichiara sereno; ma sono tante le confessioni rivelate nelle ultime interviste. Ripercorriamo la cronologia del presunto omicidio e i dettagli finora emersi.
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Giallo Liliana Resinovich: tutta la cronologia
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Resta aperto il fascicolo sul caso di Liliana Resinovich, la 63enne triestina scomparsa il 14 dicembre 2021 e rinvenuta senza vita il 5 gennaio in un bosco adiacente a un ex ospedale psichiatrico a San Giovanni. Al momento, 31 gennaio, il registro non segna ancora nessun indagati, nonostante i dettagli emersi finora sembrano scartare del tutto la alquanto inverosimile pista del suicidio. L’inchiesta, presieduta dal pm Maddalena Chergia, è stata condotta dalla Squadra Mobile locale. Ripercorriamo in brevi punti i tratti salienti della cronologia e gli indizi emersi finora nelle attività d’indagine.
- 13 dicembre 2021: Sebastiano Visintin e la moglie sono invitati a cena da alcuni amici “in partenza”. Nel video ricordo della serata, il marito riprende Liliana col volto sempre rivolto verso il basso.
- 14 dicembre 2021 mattina: Liliana Resinovich, 63 anni di Trieste, sparisce dall’abitazione di via Verrocchio, dove conviveva con il marito Sebastiano Visintin.Da quell’uscita verso il negozio della Wind in via Battisti, come riporta l’ultimo messaggio di Liliana, della 63enne non si avranno più tracce.Partono le ricerche da parte del marito, che aspettava la moglie a casa alle 10:00, come da accordo. Le testimonianze dei dipendenti del punto vendita sono chiare: “Non l’abbiamo vista.” Alle ore 22:45 parte la denuncia di scomparsa da parte di Sebastiano.
- 19 dicembre: dal telefono dell’apparente fuggitiva partono tre chiamate al cellulare dell’amico 82enne Claudio Sterpin.
- 5 gennaio 2022: sono passati 22 giorni dalla sparizione di Liliana. Il suo cadavere viene ritrovato un’area verde adiacente all’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni. Si apre un fascicolo per sequestro di persona.Il marito Sebastiano Visintin richiede al legale Paolo Bevilacqua di occuparsi del caso come parte offesa. In seguito, il ping pong di accuse reciproche tra i due uomini, Sebastiano Visintin e Claudio Sterpin, l’amico di lunga data di Liliana.
- 7 gennaio: la Procura programma l’autopsia su supervisione del dottor Fulvio Costantinides.
- 12 gennaio: La Procura annuncia il divieto di cremazione del corpo di Liliana
- 15 gennaio: un dettaglio non indifferente emerge durante le indagini una borsetta vuota accanto alla salma della vittima, rinvenuta avvolta in grandi sacchetti di plastica neri, di cui due, non stretti, intorno al collo e alla testa. Il corpo sembra essersi conservato troppo bene nonostante le rigide temperature e il maltempo.
- 25 gennaio: celebrazione del funerale di Liliana. Durante il rito, la navata si divide in due: da una parte il marito, dall’altra i familiari della vittima.
- 28 gennaio: il nuovo atto del Gabinetto della Polizia Scientifica di Padova prevede l’avvio di nuovi esami: l’inchiesta analizzerà le impronte papillari sui sacchi della spazzatura e sulla bottiglia contenente del liquido ritrovata vicino al cadavere (il liquido sarà analizzato invece il 3 febbraio).
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- 29 gennaio: l’inchiesta cerca ulteriori accertamenti e prosegue nel mondo virtuale: la Squadra Mobile sequestra computer e tablet di Liliana per comprendere meglio la sua vita sul web e sulle piattaforme social.