Bill Gates e le parole rimaste inascoltate. Il magnate aveva previsto tutto cinque anni prima ma nessuno lo prese in considerazione
Bill Gates, il suo nome oggi non ha bisogno di tante presentazioni. Uno degli uomini più potenti al mondo, fondatore della Microsoft, che con le sue idee ed intuizioni ha cambiato per sempre le sorti del personal computer e non solo. Tutto parti nel 1955 e da allora lui non si è più fermato.
Non solo magnate, ma anche filantropo, Bill Gate insieme alla sua ex moglie Melinda si dedica da tempo alla ricerca scientifica e all’assistenza sanitaria globale. I due hanno fondato una delle fondazioni private più grandi al mondo, la Bill & Melinda Gates Foundation e non hanno mai smesso di lanciare messaggi di avvertimento ai governi. Non sempre però le loro parole e le previsioni messe nero su bianco sono state ascoltate e seguite.
Bill Gates, l’avvertimento di oggi e di ieri
Bill Gates ha da sempre avuto le idee chiare, non solo in fatto di informatica ed investimenti, ma anche sulla ricerca scientifica. Più di sei anni fa, ormai, aveva previsto tutto e aveva lanciato l’allarme ma il suo messaggio rimase inascoltato.
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Nel 2015, infatti, aveva già previsto un tracollo mondiale a causa di un virus letale. Lo aveva detto durante una conferenza della Sapling Foundation. Ad ascoltarlo tantissime persone ma all’epoca le sue parole risuonavano come eccessive.
“Se qualcosa ucciderà più di 10 milioni di persone nei prossimi decenni non sarà una guerra, ma un virus. Non missili, ma microbi – aveva puntualizzato il fondatore di Microsoft – Perché abbiamo speso cifre enormi in deterrenti nucleari e investito molto poco invece in un sistema che possa fermare un’epidemia. Non siamo pronti”.
Parole agghiaccianti, a sentirle oggi, quelle di Gates. Abbiamo sotto gli occhi tutto quello che lui aveva previsto cinque anni prima. E oggi, come nel 2015, Bill Gate avverte di nuovo tutti i governi.
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In futuro potrebbero esserci altre pandemie globali simili al Covid o anche più terribili, ecco perché bisogna prepararsi già da adesso e mettere da parte le risorse per affrontarle.