L’Italia ha registrato nel 2021 una notevole ripresa. La conferma è nei dati Istat: il Pil registra un incremento del 6,5%.
Una florida notizia arriva dall’economia italiana. Nel 2021 il Pil del nostro Paese è balzato del 6,5%. Se la progressione è davvero considerevole, la cifra è da record: l’Italia non registrava un incremento così dal lontano 1995, all’alba delle serie storiche. La conferma arriva dai dati Istat: se si guarda al quarto trimestre dello scorso anno, le stime ufficiali asseriscono un aumento dello 0,6% del Prodotto Interno Lordo rispetto al trimestre precedente, un numero ben al di sopra delle aspettative, e del 6,4% su base annua mentre la variazione acquisita del Pil per il 2022 è +2,4%.
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Pil italiano balza al 6,5%: i fattori discriminanti
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Il nuovo Pil stimato dai dati Istat, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, segna un‘evidente ripresa dell’economia italiana. Nonostante le rigide restrizioni e i conseguenti ostacoli nei vari settori socioeconomici e nella sfera professionale, il nostro Paese ha chiuso il 2021 con un significativo incremento del Prodotto Interno Lordo, raggiungendo una cifra da record: un numero così non si vedeva dal 1995, data di avvio delle serie storiche. Stando a quanto riferisce la fonte ufficiale, l’aumento del 6,5% ha ricevuto una particolare spinta e sostenuta dalla domanda interna.
“Dal lato della domanda – esplica il documento Istat – vi è un contributo positivo della componente nazionale (al lordo delle scorte) e un apporto negativo della componente estera netta.”
In breve, l’ultimo trimestre ha dipinto un nuovo volto, più prosperoso, dell’economia italiana nonostante il critico quadro pandemico a livello nazionale e internazionale. Seppur contenuta rispetto ai dati precedenti, la ripresa è un ottimo segno dell’andamento delle dinamiche di mercato. Secondo quanto precisa il ministero dell’Economia in un comunicato, alla crescita di deve anche la mobilitazione del Governo con i provvedimenti di “sostegno a imprese e famiglie […] al successo della campagna di vaccinazione e alle altre misure di controllo dell’epidemia da Covid-19.”
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Nonostante la prospettiva rosea, il ministero dell’Economia e delle Finanze avverte sulla possibilità di nuovo rallentamento provocato da alcuni fattori in gioco in diverse attività della sfera economica. La causa principale? Ovviamente la nuova impennata pandemica e il suo ineluttabile effetto domino: il caro-vita ne è un esempio lampante.
Fonte Il sole 24 ore
