Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 3 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute, come di consueto, ha pubblicato sul proprio sito i dati relativi all’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Stando al bollettino di oggi, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza sono saliti a 11.348.701 con un incremento rispetto a ieri di 112.691 unità. Sono 915.337 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.
Decresce, come ormai da giorni, il dato dei soggetti attualmente positivi che ammonta a 2.328.230 (-79.396), così come quello dei ricoveri in terapia intensiva che scende a 1.457 pazienti (-67). I guariti sono complessivamente 8.872.737, ossia 191.938 in più rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 414 morti che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 147.734.
Coronavirus, bollettino: i numeri nella giornata di mercoledì 2 febbraio
Stando alla tabella sanitaria diramata nel pomeriggio di ieri, i casi di contagio complessivi erano 11.235.745 in totale. Scendeva il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 2.407.626, così come quello dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che risultavano essere 1.524. Le persone guarite erano 8.680.799. Purtroppo continuava ad aggravarsi il bilancio delle vittime che portavano il totale a 147.320.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 2 febbraio: 118.994 nuovi casi e 395 morti
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 1 febbraio
Secondo il bollettino del Ministero della Salute di martedì, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 11.116.422. Risultavano ancora in calo i soggetti attualmente positivi 2.476.514, così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.549 in totale. I guariti ammontavano a 8.492.983. Il bilancio totale delle vittime nel nostro Paese saliva a 146.925.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino dell’1 febbraio: 133.142 nuovi contagi e 427 vittime
Covid, regole scuole non discriminatorie: parla il Ministro Bianchi
Le nuove norme adottate per il comparto scuola non sarebbero discriminatorie. Questo quanto ribadito, riporta Il Sole 24 Ore, dal Ministro dell’Istruzione Patrizio Bianchi il quale ha spiegato come era importante dare il giusto segnale. I bambini vaccinati potranno restare in classe, mentre gli altri dovranno seguire con la modalità della Dad. Una disposizione, ha proseguito Bianchi, che serve a dare “la linea di marcia”.
A suo avviso sarebbe stata una norma discriminatoria se applicata nel caso di un solo positivo. Ma così non è. La differenziazione si registrerà solo quando – nella scuola primaria- si registreranno dopo i 5 casi.
Italia verso la normalità, approvato nuovo Decreto: cosa cambia
Approvato un nuovo decreto contenente misure per il contenimento dei contagi. Il Consiglio dei Ministri, riporta la redazione di Rai News, ha infatti deliberato sul comparto scuola, il green pass e le restrizioni sui vaccinati in zona rossa.
All’interno della bozza, quanto al primo argomento si legge che nelle scuole con un solo caso di positività accertata si proseguirà con le lezioni in presenza e gli alunni come anche i docenti dovranno indossare mascherine FFP2. Quanto al Green Pass, quest’ultimo avrà valore dalla data di somministrazione del vaccino senza bisogno di eseguire ulteriori dosi di richiamo.
Al vaglio adesso la revisione dei colori delle Regioni. Stando sempre alla bozza, infatti, i vaccinati anche in zona rossa non sarebbero assoggetti ad alcuna restrizione. L’entrata in vigore del provvedimento è fissata per il 7 febbraio prossimo.
Protocolli covid non rispettati, denunce in una Rsa
Non avrebbero rispettato i protocolli anti covid per ottenere dei risparmi illecitamente. Queste le accuse mosse dalla Procura di Torino a 7 vertici di due Rsa, riporta l’Ansa. La Guardia di Finanza avrebbe scoperto che all’interno della struttura non venivano applicate le norme previste dalla legge per il contenimento dell’epidemia da Covid-19.
Le indagini sarebbero scattate all’esito di alcune denunce presentate dai parenti di alcuni anziani ospiti deceduti all’inizio della fase pandemica. Nessuna imputazione, invece, per le ipotesi di reato di omicidio ed epidemia colposi rivolte sempre alle medesime persone a capo di due strutture ove si sarebbero verificate più di cento morti.
Oms, fine pandemia vicina: il dato che lo fa presagire
L’attuale quadro epidemiologico europeo sarebbe il segnale di una tregua del virus, al quale potrebbe seguire la fine di questa pandemia. Questo il parere di Hans Kluge a capo dell’Oms Europa che avrebbe affermato, riporta l’Ansa, come il Vecchio Continente a breve potrebbe iniziare a vivere la sua tranquillità grazie, soprattutto, al procedere della campagna vaccinale. Per non parlare poi della variante Omicron, sicuramente meno aggressiva, e soprattutto dato che l’inverno sarebbe sul finire.