Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, venerdì 4 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Pubblicato il bollettino del Ministero della Salute che aggiorna lo stato dell’epidemia da coronavirus diffusasi nel nostro Paese. Secondo la tabella sanitaria odierna, i casi di contagio complessivi salgono a 11.449.601, ossia 99.522 unità in più rispetto a ieri a fronte di 884.893 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.
Scendono i soggetti attualmente positivi ad oggi 2.218.344 (-109.886), così come i pazienti in terapia intensiva: 1.440 in totale e 17 in meno di ieri. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza salgono a 9.083.090 con un incremento di 210.353 unità. Purtroppo, si aggrava il bilancio delle vittime in Italia con 433 morti registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il totale a 148.167.
Covid-19, bollettino: i numeri in Italia nella giornata di giovedì 3 febbraio
Secondo il bollettino diramato nel pomeriggio di ieri, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza erano saliti a 11.348.701. Decresceva, come ormai da giorni, il dato dei soggetti attualmente positivi che ammontava a 2.328.230, così come quello dei ricoveri in terapia intensiva che scendeva a 1.457 pazienti. I guariti erano complessivamente 8.872.737, mentre il bilancio totale delle vittime saliva a 147.734.
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Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di mercoledì 2 febbraio
Stando alla tabella sanitaria del Ministero della Salute di mercoledì, i casi di contagio complessivi erano 11.235.745 in totale. Scendeva il numero dei soggetti attualmente positivi pari a 2.407.626, così come quello dei pazienti ricoverati nei reparti di terapia intensiva che risultavano essere 1.524. Le persone guarite erano 8.680.799. Purtroppo continuava ad aggravarsi il bilancio delle vittime che portavano il totale a 147.320.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 2 febbraio: 118.994 nuovi casi e 395 morti
Covid-19, monitoraggio settimanale Iss: dati in miglioramento
Pubblicato anche questa settimana il consueto monitoraggio sull’epidemia da Covid condotto dall’Iss in uno al Ministero della Salute. Continua a confermarsi il trend positivo già iniziatosi a registrare nelle due settimane precedente.
In diminuzione l’incidenza dei casi che si attesta a 1.362 ogni 100mila abitanti a fronte dei 1.823 ogni 100mila della precedente rilevazione. A scendere anche l’Rt medio che dallo 0,97 di 7 giorni fa si attesta ora allo 0,93 (range 0,9 – 0,98). L’Iss, però, al riguardo ha voluto precisare come diverse Regioni e Province Autonomi hanno avuto alcuni problemi nell’inserimento dei dati.
Anche la pressione sugli ospedali starebbe diminuendo. Sia i valori delle terapie intensive che quelli dei ricoveri in area medica sarebbero calati. Quanto alle prime si è passati dal 16,7% della scorsa settimana al 14,8%. Quanto ai secondi dal 30,4% al 29,5%.
Ad alto rischio, invece, solo tre regioni e province autonome, ma perché non è stato possibile effettuare una valutazione considerato che i dati trasmessi non risultavano completi. Altrettante quelle che sono state classificate a rischio moderato e quindici a rischio basso.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, monitoraggio settimanale Iss: dati in miglioramento
Stop alle restrizioni, la Svezia verso la normalità
In Europa torna a respirarsi un po’ d’aria di normalità. I contagi starebbero sensibilmente calando e l’Oms avrebbe letto questa tregua come una sorta di preludio alla fine della pandemia. Ed è proprio in quest’ottica che la Svezia, riporta l’Ansa, sarebbe in procinto di eliminare la stragrande maggioranza delle sue restrizioni, in particolare abolendo l’orario di chiusura di bar e ristoranti. Ampliando il numero di avventori a concerti ed evento. Eliminando il certificato vaccinale.
La premier Magdalena Andersson ha sottolineato di essere ben cosciente che la pandemia non è finita, ma anche – però- che ormai si è in una fase del tutto nuova. La variante Omicron sarebbe meno aggressiva e si manifesterebbe con meno violenza.
Le istituzioni continuano a predicare ovviamente prudenza. Non uscire di casa in presenza di sintomi, oppure consigliando ai non vaccinati di evitare assembramenti. Tutti comportamenti che serviranno ad uscire gradualmente dal vortice pandemico.
Discoteche, la data delle riaperture: parla il viceministro Costa
Con il nuovo Decreto emanato dal Governo, riportano i colleghi della redazione de Il Sole 24 Ore, le discoteche dovrebbero riaprire il prossimo 11 febbraio.
Almeno sarebbero queste le intenzioni, riferisce il sottosegretario alla Salute Andrea Costa il quale ha affermato che gradualmente tutte le misure stabilite per limitare la diffusione del contagio verranno meno. Dalle mascherine alle restrizioni.