Sabrina Ferilli con il suo “non-monologo” ha regalato leggerezza e tanta umiltà in questo Festival di Sanremo
Sabrina Ferilli è la co-conduttrice di questa ultima serata del Festival di Sanremo. La sua bellezza ha da subito colpito, come sempre. Si è presentata con un abito semplice, color rosa cipria, privo di fronzoli se non uno chiffon a più strati. Un look naturale ma assolutamente chic e raffinato. E poi a Sabrina con la personalità che ha non le serve un abito esagerato.
Con il suo accento romano accogliente e il suo modo di fare così esplosivo, ha regalato spensieratezza e simpatia in questa finale di Sanremo. Ha poi fatto anche lei, come le altre magnifiche colleghe che hanno calcato il palco del Festival, il suo monologo che ha sorpreso piacevolmente.
Sabrina Ferilli, il suo “non-monologo” è il migliore di sempre
Sabrina, con il suo carisma che la contraddistingue da sempre, ha portato sul palco dell’Ariston leggerezza, umiltà e razionalità. Tutti elementi di cui si sente la mancanza oggi. Il suo è stato un monologo sul perché dovrebbe fare un monologo per giustificare la sua presenza al Festival di Sanremo.
Allora ha cominciato ad analizzare ogni singolo argomento portato dalle colleghe che l’hanno preceduta, affermando che già sono stati ampiamente toccati questi temi. Ha accennato il tema del sessismo, dell’inclusione e del razzismo, ma poi ha riflettuto chiedendosi perché la sua presenza debba essere per forza legata ad un problema. Il motivo per cui Sabrina si trova al Festival come co-conduttrice è a causa delle sue scelte lavorative che l’hanno condotta fino a qui.
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E sono quelle che le hanno regalato le emozioni più belle in assoluto. La Ferilli ha quindi scelto una strada diversa rispetto alle altre, ha voluto parlare non per forza di una problematica, seppure lei sappia benissimo ciò che accade nella società e ci tiene a precisarlo.
Semplicemente secondo il suo punto di vista, ognuno deve parlare di ciò che sa e quando lo fa deve anche avere la credibilità e deve farlo nel contesto giusto. Ecco le sue parole:”Sono molto rispettosa delle competenze. Ognuno deve parlare di quello che sa, e su un palcoscenico meno scintillante di questo”.
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L’attrice ha voluto regalare leggerezza con la sua presenza al Festival, specialmente in un periodo storico così complesso e pieno di sofferenza. E poi citando Calvino ha specificato:”Prendete la vita con leggerezza, che leggerezza non è superficialità”. Il suo è il “non-monologo” più monologo di sempre.