Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, giovedì 10 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da coronavirus in Italia tramite bollettino.
Pochi minuti fa, il Ministero della Salute ha pubblicato, sul proprio sito, il bollettino con i dati relativi all’epidemia da coronavirus diffusasi in Italia. Stando all’odierna tabella sanitaria, i casi di contagio dall’inizio dell’emergenza ammontano a 11.923.631, ossia 75.861 unità in più rispetto alla giornata di ieri. Sono 683.715 i tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.
Decresce il numero dei soggetti attualmente positivi che sono ad oggi 1.813.274 (-61.351), così come quello relativo ai ricoveri in terapia intensiva: 1.322 complessivi e 28 in meno di ieri. I guariti sono 9.960.136 con una crescita di 137.221 unità rispetto a ieri. Nelle ultime 24 ore si sono registrati 325 morti che hanno portato il totale a 150.221.
Coronavirus, bollettino: i numeri di mercoledì 9 febbraio
Secondo l’aggiornamento diramato ieri, i casi di contagio complessivi erano 11.847.436. Ancora in discesa i soggetti attualmente positivi che risultavano essere in totale 1.874.625, così come i pazienti ricoverati in terapia intensiva: 1.350. Le persone guarite salivano a 9.822.915 il bilancio totale delle vittime saliva a 149.896.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Covid-19, il bollettino del 9 febbraio: 81.367 nuovi casi e 384 vittime
Coronavirus, bollettino: i numeri del Covid-19 in Italia nella giornata di martedì 8 febbraio
Secondo il bollettino di martedì, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza erano 11.765.767. Risultavano essere ancora in calo i soggetti attualmente positivi che ammontavano a 1.927.800, così come i ricoveri nei reparti di terapia intensiva: 1.376 in totale. I guariti salivano a 9.688.455 mentre il bilancio totale dei morti in Italia saliva a 149.512.
PER APPROFONDIRE LEGGI QUI —> Coronavirus, il bollettino dell’8 febbraio: 101.864 nuovi casi di contagio e 415 morti
Pandemia, misure meno stringenti in Europa: cosa succederà in Italia
Pare che la morsa del Covid in Europa si stia allentando e di conseguenza anche le misure di contenimento. Da domani in Italia cadrà l’obbligo di indossare la mascherina all’aperto, rimanendo in vigore solo l’obbligo di portarla con sé. Anche dall’Inghilterra giungono novità: i positivi al Covid dal 21 febbraio, non saranno assoggettati alla misura dell’isolamento. Queste le previsioni del Ministro Boris Johnson – riporta AdnKronos– se i dati dovessero rimanere quelli attuali.
In Francia bisognerà attendere l’inizio del prossimo mese quando sarà abolito il Green Pass. Dal Paese d’Oltralpe giungono buone nuove circa i ricoveri sicchè secondo il Governo per aprile la situazione sarà di certo in grado di consentire l’abolizione di tutte le misure restrittive come appunto anche il certificato verde.
In Svezia è praticamente tornata la normalità. Nessuna restrizione attiva. Per l’Esecutivo il Covid non sarebbe più un problema. Basta anche all’attività di tracciamento dei contagi.
Dagli Stati Uniti arriva notizia che anche al chiuso non sarà più necessario indossare la mascherina né tantomeno bisognerà essere vaccinati per accedere a determinati tipi di attività.
Diverso il discorso per la Germania dove il numero dei contagi continua a rimanere alto. Nonostante ciò, però, pare che l’idea dell’obbligo vaccinale sia stata cassata. Stesso dicasi per il Giappone dove la variante omicron starebbe continuando a dilagare. Circostanza che ha costretto le autorità a prorogare per altre 3 settimane le misure restrittive.
Covid-19, per gli over 65 pessime notizie dopo la positività
Un over 65 su tre, dopo aver contratto il Covid, avrebbe manifestato problemi di salute che hanno coinvolto diversi organi vitali. Non meglio la psiche. A rivelarlo, riporta l’Ansa, uno studio pubblicato sul British Medical Journal.
Il campione preso in esame contava oltre 133mila pazienti risultati positivi al Covid nel 2020. I loro esami sono stati confrontati con altri soggetti che invece il Covid non lo avevano avuto. Dall’analisi dei dati è emerso che oltre il 30% degli appartenenti al primo gruppo si era poi rivolto ad un medico a seguito dell’insorgenza di alcuni malesseri. Mentre la percentuale scendeva all’11% per chi non aveva contratto il virus.
Covid, chiusi oltre 20 centri analisi: l’operazione capillare dei Nas
A seguito di un’intensa attività di controllo, i Nas – reparto speciale dei Carabinieri– hanno disposto la chiusura di 21 punti di prelievo su tutto il territorio Italiano. Stando a quanto riferisce la redazione di Tgcom24, i militari dell’arma avrebbero cercato di smantellare all’interno di questi laboratori, la possibile sussistenza della pratica fraudolenta dei cosiddetti “falsi positivi”. Si tratta di persone positive che si recano ad eseguire un tampone presentando la tessera sanitaria di soggetti no-vax. Così facendo, fanno ottenere a questi ultimi il Green Pass ingiustificatamente.
All’esito delle attività di verifica, sarebbe emerso che i laboratori chiusi a vario titolo non rispettavano le condizioni igienico-sanitarie imposte dalla legge, non controllavano i documenti, non eseguivano correttamente i tamponi.