Nel tardo pomeriggio di ieri, un ragazzo di soli 24 anni è stato trovato morto in un casolare di Sarano di Santa Lucia di Piave (Treviso).
Un ragazzo di soli 24 anni è stato trovato senza vita in un casolare di Sarano di Santa Lucia di Piave (Treviso), dove il giovane aveva trovato rifugio insieme ad altre persone.
A chiamare i soccorsi sarebbero stati proprio gli altri inquilini che non riuscivano a rintracciare il 24enne. Sul posto sono arrivati i vigili del fuoco ed il personale medico del 118 che, fatto ingresso nell’immobile, hanno rinvenuto il corpo esanime del giovane. I sanitari non hanno potuto far altro che costatarne il decesso, sopraggiunto per le esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un braciere di fortuna utilizzato per riscaldare l’ambiente.
Ucciso dalle esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un braciere. È morto così Kofi Owusu, 24enne ghanese che viveva in un casolare occupato insieme ad altre persone a Sarano, località nel comune di Santa Lucia di Piave, in provincia di Treviso.
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Nel tardo pomeriggio di ieri, giovedì 10 febbraio, riporta la redazione de Il Corriere Veneto, i coinquilini del 24enne non riuscendo a contattarlo, hanno chiamato i soccorsi, così come alcuni residenti in zona allarmati dal forte odore proveniente dal casolare. Sul posto si sono precipitati una squadra dei vigili del fuoco e lo staff medico del 118. I pompieri hanno forzato la porta dell’immobile e, una volta entrati, hanno rinvenuto il corpo di Kofi riverso al suolo. A nulla sono serviti i tentativi di rianimazione dei soccorritori che alla fine si sono arresi dichiarandone la morte.
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Sopraggiunti anche i carabinieri della Compagnia di Conegliano che si sono occupati degli accertamenti del caso per ricostruire il drammatico episodio. Dai primi riscontri, scrive Il Corriere del Veneto, pare che il ragazzo sia deceduto per asfissia causata dalle esalazioni di monossido di carbonio provenienti da un braciere, acceso per riscaldare il casolare considerate le basse temperature. La salma del giovane è stata trasferita presso l’obitorio dell’ospedale di Conegliano.
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