La polizia di Milano ha arrestato 5 ragazzi appartenenti ad una baby gang accusati di aver commesso diverse rapine: ben quattro erano già noti alle forze dell’Ordine.
La Polizia di Milano ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip meneghino del Tribunale per i minorenni, nei confronti di una baby gang composta da quattro ragazzi ed una ragazza.
L’accusa è quella di aver commesso violente rapine nella notte a cavallo tra il 3 ed il 4 gennaio scorso in zona Città studi. Quattro degli indagati erano noti alle forze dell’ordine per precedenti simili e due si trovavano già in un penitenziario minorile in forza ad altre vicende.
Milano, arrestati 5 ragazzi di una baby gang con l’accusa di rapina
Nella notte a cavallo tra il 3 ed il 4 gennaio scorso, in zona Città Studi a Milano una baby gang composta da quattro ragazzi ed una ragazza, avrebbero posto in essere diverse rapine ai danni di persone indifese.
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Per tale ragione il Gip del Tribunale per i minorenni del capoluogo lombardo avrebbe emesso nei loro confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ad eseguirla la Polizia di Stato che stamane – riporta la redazione di Fanpage– avrebbe raggiunto presso le rispettive abitazioni tre di loro, due dei quali tradotti in carcere ed uno collocato presso una comunità. Gli altri due, invece, si trovavano già detenuti presso un penitenziario minorali per altre vicende precedenti.
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Della babygang, solo un componente risultava incensurato, gli altri invece pare fossero nomi già noti alla giustizia. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la banda attraverso metodi violenti aggrediva le proprie vittime avvicinandole con futili pretesti, aggredendole poco dopo. Le loro attenzioni si rivolgevano in particolar modo a giovani o comunque a gruppi di persone in inferiorità numerica. Gli atti delittuosi venivano perpetrati con il favore della notte.
Le accuse rivolte nei loro confronti sono particolarmente gravi e la possibilità di un riverificarsi del reato, ha condotto il Giudici per le indagini preliminare a disporre l’ordinanza di custodia cautelare in carcere.