La Coldiretti ha effettuato una stima di quello che gli Italiani spenderanno per San Valentino: netta ripresa per l’economia durante il giorno degli innamorati.
Il giorno di San Valentino oltre a rappresentare la festa degli innamorati è anche un momento in cui – questo è innegabile- alcuni comparti produttivi del Paese registrano record di incassi.
Fiorai, gioiellieri, ristoratori, albergatori, sanno benissimo che in questo giorno i guadagni saliranno. Purtroppo, a causa del Covid, lo scorso anno così non è stato. Ma il registro sarebbe cambiato in questo 2022. Secondo una stima di Coldiretti, infatti, gli italiani riprenderanno le loro buone abitudini per San Valentino.
San Valentino 2022, la stima di Coldiretti: cosa faranno gli italiani nel giorno degli innamorati
Stando a quanto riporta la redazione di Tgcom24, la situazione a livello epidemiologico a ridosso delle vacanze natalizie avrebbe provocato ingenti perdite al comparto della ristorazione stimate in 1,5 miliardi di euro. Il quadro epidemiologico italiano, adesso però, sarebbe in netto miglioramento. La curva dei contagi, dopo il drammatico picco raggiunto nel mese di gennaio, sarebbe ora finalmente in discesa. Numeri che rassicurano gli italiani, i quali pare che per questo San Valentino si concederanno quella tanto anelata cena fuori con la propria metà che lo scorso anno era mancata.
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Secondo una stima di Coldiretti, saranno 5,3 milioni le coppie che torneranno a sedersi a cena fuori dopo che l’anno scorso non avevano potuto a causa delle chiusure serali. Circostanza che si tradurrà in un guadagno per il comparto della ristorazione di circa 200 milioni di euro.
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Ma cosa si regalerà maggiormente a San Valentino? Sempre secondo la Coldiretti, saranno i fiori l’omaggio più gettonato che farà incassare oltre 100 milioni di euro agli operatori del settore.
Un ritorno graduale alla normalità, quindi, dove abolite le mascherine all’aperto e tornata la possibilità di cenare al ristorante in questo giorno particolare gli italiani torneranno a riassaporare la loro quotidianità. E sarà una nuova spinta anche per l’economia soprattutto se si pensa ai florovivaisti i quali, a causa del drammatico frangente, hanno continuato a produrre sino ad oggi in perdita e a sopravvivere con non poche difficoltà.