Covid-19, il sottosegretario alla salute Andrea Costa ha parlato della possibile eliminazione del Green Pass al 31 marzo.
Dopo il picco durante le festività natalizie, migliora la situazione a livello epidemiologico in Italia. I dati, da alcune settimane, hanno fatto registrare un sensibile calo rispetto ai giorni a cavallo tra le fine di dicembre e l’inizio di gennaio.
L’attuale quadro farebbe ipotizzare la possibile eliminazione del Green Pass e la mancata proroga dello stato di emergenza, la cui scadenza è fissata al 31 marzo. In merito ha parlato il sottosegretario alla salute Andrea Costa, ospite della trasmissione “Radio Anch’io”, in onda su Rai Radio1. Il sottosegretario ha affermato che l’eliminazione della certificazione è uno scenario possibile.
Covid-19, sottosegretario Costa: “Abolizione del Green Pass al 31 marzo? Scenario possibile”
“Abolizione del Green Pass al 31 marzo? È assolutamente uno scenario possibile”. Queste le parole del sottosegretario alla salute Andrea Costa, intervenuto ai microfoni di “Radio Anch’io” su Rai Radio1, che ha commentato l’attuale situazione nel nostro Paese.
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Costa ha spiegato che i dati sono in miglioramento, ma l’epidemia non è ancora del tutto alle spalle, dunque bisogna mettere in atto “l’ultimo sforzo” per portare l’Italia verso la normalità. L’obiettivo, ha proseguito il sottosegretario, è quello di completare la somministrazione delle terze dosi e, con il ritmo con cui sta procedendo la campagna, si può ipotizzare che a marzo vi sia un “progressivo allentamento delle misure restrittive, Green Pass compreso” aprendo un nuovo scenario per il Paese. Costa ha poi aggiunto che, a suo avviso, lo stato di emergenza non verrà rinnovato perché il Governo sta lavorando per rimuovere progressivamente tutte le restrizioni.
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Il sottosegretario si è poi soffermato sull’obbligo vaccinale per gli over 50 spiegando che al momento, secondo i dati, sarebbero circa 1/1,2 milioni gli italiani appartenenti a questa fascia d’età non vaccinati, mentre prendendo in considerazione solo i lavoratori il numero scende intorno alle 500mila unità. “Dobbiamo tenere presente che l’Esecutivo ha introdotto l’obbligo vaccinale per i lavoratori di altre categorie già mesi fa ed i cittadini hanno aderito alla campagna vaccinale. Adesso confidiamo che chi non si è sottoposto alla vaccinazione possa farlo in queste settimane”.
Infine, Costa ha dichiarato che quest’obbligo comprende tutti i lavoratori, dunque anche per chi lavora in smart-working. In questo caso non è escluso che vi possano essere dei controlli, operazione sicuramente più complicata rispetto a chi lavora in azienda.