I sindaci dei più importanti comuni d’Italia come Milano, Roma e Napoli, per protestare contro il caro bollette e risparmiare un po’ di energia elettrica, hanno lasciato al buio i più rappresentativi monumenti del Belpaese.
Quello del caro bollette è un problema che investe le imprese e i cittadini in un momento molto delicato della vita politica e sociale del Paese che si sta rimettendo in piedi a fatica dopo due anni di pandemia che ha provocato più di 150.000 morti.
Noi di YesLife siamo stati a Milano, nella capitale economico finanziaria d’Italia per capire qual è la situazione. Cosa sta succedendo? Cosa fanno i milanesi per contenere i costi, ridurre gli sprechi e sgonfiare la bolletta?
Bollette choc, cosa faranno gli italiani per contenere i costi?
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C’è chi accende gli elettrodomestici energivori solo dopo il calar del sole, c’è chi non accende la luce e c’è invece chi non si preoccupa per niente del tanto temuto caro energia.
I primi sono stati gli imprenditori e gli industriali a protestare per le bollette choc con i costi aumentati anche del 300%. Basti pensare agli stabilimento che producono plastica, vetro, cemento o ceramica per i quali l’energia elettrica è essenziale.
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Ora però purtroppo tocca ai cittadini. Chi ha ricevuto la bolletta ha potuto constatare un aumento anche del 50%. Non si respira una bella aria a Milano, tra la gente molto preoccupata di quello che accadrà.
Pochi giorni fa da Genova il premier Mario Draghi ha annunciato degli interventi “di ampia portata” per risolvere la situazione o, quanto meno, cercare di non far gravare così tanto questi aumenti sulle tasche dei contribuenti.
Secondo alcuni organi di stampa tra gli interventi al centro piano del Premier Mario Draghi per rispondere alla crisi dei prezzi dell’energia c’è quello di raddoppiare l’estrazione del gas in Italia, fino a tre miliardi di metri cubi in più per alleggerire le bollette dell’industria energivora.