Nella serata di ieri, sabato 8 gennaio, è stato rinvenuto il cadavere di un 17enne all’interno di un condominio di Trieste, più precisamente in via Rittmayer. La giovane vittima, di origini serbe, sarebbe morta a seguito di una lite con un coetaneo, un ragazzo di 20 anni che, poco dopo aver commesso l’omicidio, avrebbe confessato tutto alle forze dell’ordine.
Sul posto sono immediatamente intervenuti carabinieri e polizia scientifica. Le indagini, affidate al pm Lucia Baldovin, hanno fatto emergere una motivazione di carattere passionale: la vittima e il suo assassino, stando a quanto è trapelato, si contendevano la stessa ragazza.
Lite tra ragazzini, strangolato un 17enne: il movente
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Nella serata di ieri, sabato 8 gennaio, attorno alle ore 22, si è consumata una vera e propria tragedia nella città di Trieste, più precisamente nell’atrio di uno stabile situato in via Rittmayer. Coinvolti due giovani: un 17enne di origini serbe, Robert Trajkovich, ucciso da un coetaneo di 20 anni al culmine di una lite.
Sul posto sono immediatamente intervenuti carabinieri e polizia scientifica, avvertiti, secondo quanto è trapelato, proprio dal giovane che ha commesso l’omicidio, che avrebbe confessato tutto nel giro di poche ore. Come è emerso da una prima rilevazione, il movente sarebbe di natura passionale: la vittima e il carnefice si contendevano la stessa ragazza.
Il 20enne, interrogato dalle forze di polizia capitanate dal pm Lucia Baldovin, avrebbe dato segni di squilibrio, motivo per il quale è stato immediatamente trasportato presso il Pronto Soccorso di Cattinara, dove i carabinieri non lo perdono di vista. A dare l’allarme erano stati anche i parenti della vittima, che da molte ore non avevano notizie del 17enne: dopo aver lanciato un appello social, la famiglia è pervenuta alla tragica scoperta.
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Le forze di polizia, che hanno trascorso tutta la notte nel luogo del delitto, stanno conducendo le rilevazioni del caso. Al momento, gli inquirenti stanno cercando di mantenere il massimo riserbo su quanto accaduto.