La dichiarazione della vicepresidente americana allerta l’Europa: il leader del Cremlino sembra aver preso una chiara decisione.
Resta alta e aspra la tensione al confine tra Russia e Ucraina. L’atmosfera è sempre più tagliente, specialmente nella Repubblica popolare del Donbass, potenziale scintilla del conflitto tra Kiev e Mosca. L’area temporaneamente occupata è costante epicentro di bombardamenti: l’ultima deflagrazione è stata rilevata a Donetsk, dove un’autobomba si è fatta esplodere vicino a un palazzo del governo.
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Non migliora la situazione sulla linea di frontiera che separa la Federazione Russa e il suo ex stato satellite. Nonostante i moniti internazionali, dai leader del G7, dall’Europa e dalla Nato, il Cremlino non accetta soluzioni diplomatiche e persegue i suoi intenti monopolistici attraverso costanti pressioni e minacce al confine, specialmente nella regione di contatto del Donbass. Stando a quanto rivela l’intelligence Usa, Mosca sta facendo il possibile per invadere il territorio ucraino sotto un falso pretesto e operazioni false flag. Gli ultimi aggiornamenti rivelano che Mosca non solo non ha ritirato le truppe dopo la “fine parziale delle esercitazioni” sul Mar Nero e sul Mar d’Azov, come riportato nel comunicato ufficiale; ma ha rafforzato la presenza al confine dispiegando altri 7000 soldati.
Alla minaccia russa si aggiunge quella bielorussa: anche il Paese dei russi bianchi prosegue le esercitazioni, come asserito dalle autorità locali. Ogni notte diventa sempre più complessa sulla linea immaginaria, specialmente nel nodo centrale tra Kiev e Mosca, nonché potenziale scintilla di un conflitto armato. I bombardamenti continuano ad accendere il Donbass. I disordini si estendono dalla Repubblica popolare di Donetsk, con la deflagrazione di tre insediamenti, alla Repubblica filorussa di Lugansk, dove, stando a quanto riporta l’agenzia di stampa russa Tass, soldati ucraini hanno devastato cinque edifici residenziali. La situazione è al punto di non ritorno. Scatta l’emergenza: in merito presidente statunitense Joe Biden ha convocato il vertice del Consiglio per la Sicurezza Nazionale.
Nonostante l’avanzamento della diplomazia, secondo la vicepresidente americana Kamala Harris, il leader del Cremlino “ha già deciso“.
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Stando alla dichiarazione della vicepresidente americana, il rischio di guerra è molto alto: dopo 70 anni l’Europa è nuovamente sull’orlo del conflitto.
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