Continua a rimanere alta la tensione per il possibile scontro Russia-Ucraina: dichiarazioni preoccupanti quelle del Premier britannico Boris Johnson.
Resta alta la tensione per il possibile scontro Russia-Ucraina. Ancor di più dopo le parole del Premier britannico Boris Johnson il quale avrebbe prospettato un quadro di non indifferente pericolosità messo in atto da Mosca.
Il Primo Ministro della Regina, nel corso della conferenza tenutasi a Monaco sulla sicurezza, difatti, si sarebbe espresso con parole allarmanti.
Conflitto Russia-Ucraina, le parole del Premier britannico Boris Johnson
La Russia starebbe per mettere in atto “la più grande guerra in Europa dal 1945”. Queste, riporta Leggo, le parole del Primo Ministro britannico Boris Johnson.
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Il Premier d’Oltremanica avrebbe, al termine della conferenza sulla sicurezza tenutasi a Monaco, spiegato come Mosca avrebbe in mente un piano devastante al quale, peraltro, avrebbe già dato il via. Secondo quanto riferito da Johnson, la Russia vorrebbe entrare in Ucraina non soltanto facendovi ingresso dal confine est, passando per la regione del Donbass, ma stringendo a tenaglia passando dalla Bielorussia e dalla zona che attornia la capitale Kiev.
L’informazione giungerebbe direttamente dagli 007 americani i quali avrebbero altresì aggiunto come nei piani di Mosca ci sarebbe proprio la presa della capitale. A dichiaralo il presidente a stelle e strisce Joe Biden. E che il piano sia già stato messo in moto lo confermerebbero numerose evidenze, purtroppo.
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Se ciò davvero dovesse accadere, ha chiosato il Premier britannico, il numero delle vittime potrebbe essere molto elevato. Il conflitto assumerebbe delle proporzioni epiche che, appunto, non si vedevano nel vecchio continente dalla Seconda guerra mondiale. Lo scotto di un conflitto, però, non lo pagherebbe solo l’Ucraina, ma anche la Russia, perdendo molti dei suoi militari.
Le notizie che provengono da Est non sono, dunque, rassicuranti. Dopo un primo momento in cui pareva che le tensioni fossero state appianate, Mosca sarebbe tornata alla carica. Un’instabilità, questa, che sta peraltro provocando conseguenze non indifferenti anche sui mercati ad oggi instabili. Resta alta l’attenzione, dunque, dei vertici mondiali. In questo particolare momento storico, un conflitto sarebbe più che distruttivo considerata anche la pandemia in corso.