Il Ministero della Salute, nella giornata di oggi, mercoledì 23 febbraio, ha comunicato i numeri dell’epidemia da Covid-19 in Italia tramite bollettino.
Il Ministero della Salute ha appena pubblicato sul proprio sito il bollettino con i dati relativi all’epidemia da coronavirus nel nostro Paese. Secondo l’aggiornamento, le persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza sono 12.603.758 con un incremento di 49.040 unità rispetto a ieri con 479.447 tamponi effettuati nelle ultime 24 ore.
I soggetti attualmente positivi scendono a 1.221.423 (-70.370), mentre i ricoveri nei reparti di terapia intensiva ammontano in totale a 886 (-10). I guariti complessivi sono 11.228.571, ossia 119.280 in più rispetto a ieri. Purtroppo, si aggrava ancora con 252 decessi registrati nelle ultime 24 ore che hanno portato il bilancio totale delle vittime a 153.764.
Stando al bollettino del Ministero della Salute di ieri, i casi di contagio complessivi erano saliti a 12.554.596. Continuava a scendere il totale dei soggetti attualmente positivi che ammontava a 1.291.793, così come quello dei pazienti ricoverati in terapia intensiva che risultavano essere 896. Le persone guarite dall’inizio dell’emergenza erano 11.109.291. Il bilancio totale delle vittime in Italia giungeva a 153.512.
Secondo l’aggiornamento di lunedì, il dato delle persone risultate positive al virus dall’inizio dell’emergenza è aumentato a 12.494.459. In calo i soggetti attualmente positivi che erano pari a 1.321.97. Diminuivano anche i ricoveri in terapia intensiva: 928 in totale. Il dato dei guariti giungeva a 11.019.298. Purtroppo saliva ancora il bilancio dei decessi che raggiungeva il totale di 153.190.
Hong Kong per far fronte alla crisi sistemica ingenerata dal Covid ha messo in campo aiuti per 170 miliardi di dollari di Hong Kong, l’equivalente di 19,2 miliardi di euro. Un’ingente mole di denaro che servirà a sostenere tutta la popolazione vessata dalla pandemia. “La nostra economia e i mezzi di sussistenza delle persone sono stati sottoposti a un’enorme pressione negli ultimi mesi”, queste le parole, riportano i colleghi della redazione de Il Sole 24 Ore, di Paul Chan segretario alle finanze.
Purtroppo Hong Kong ha subito una forte recrudescenza del virus, dettata dal dilagare della variante omicron ed ha dovuto porre in essere stringenti misure restrittive per cercare di arginare i contagi. La ovvia conseguenza è stata quella di andare ad incidere su tutto il comparto economico. Una strategia politica imposta dalla Cina nell’ambito del suo percorso “zero contagi” che ha imposto l’isolamento dei positivi.
Considerato l’andamento epidemiologico del Covid, con ogni probabilità il 31 marzo non verrà prorogato lo stato di emergenza. Ad affermarlo il sottosegretario alla salute Andrea Costa ospite della trasmissione “Porta a Porta”, riporta l’Ansa.
Per il vice di Speranza, l’Italia entrerà in una nuova fase a cui seguirà un allentamento delle misure restrittive. E ciò, ha sottolineato, avverrà gradualmente proprio come le norme sono state introdotte. In primis si inizierà facendo un distinguo tra attività all’aperto ed attività al chiuso.
Al momento i dati sembrerebbero mostrare quel miglioramento tanto atteso dopo l’impennata di casi registratasi a ridosso delle festività natalizie. Il picco sarebbe stato toccato, infatti, in quei giorni ed adesso – fisiologicamente- la curva si starebbe abbassando. Per non parlare degli ingressi in terapia intensiva che dopo mesi sono tornati ad un’importante decrescita.
Per il noto virologo Andrea Crisanti potrebbe essere arrivato il momento di eliminare le mascherine al chiuso. Questo il suo parere, riporta la redazione di AdnKronos, riferito durante la partecipazione a “TimeLine” su Sky Tg24.
Crisanti avrebbe altresì affermato che a suo avviso molte restrizioni potrebbero essere eliminate. Il Covid non è un’influenza, ha voluto ribadire il virologo, quindi vanno tutelati i soggetti più fragili. A titolo esemplificativo ha sottolineato come questi ultimi potrebbero essere agevolati nel proseguire con lo smart working.
Dal 1° marzo tutti coloro i quali faranno ingresso in Italia, provenendo da Paesi extra Ue, non dovranno sottoporsi a quarantena. Questo quanto stabilito dal Ministero della Salute che ha precisato come sarà necessario solo esibire prova della vaccinazione, guarigione o esito di un tampone negativo. Equiparato, quindi, il trattamento con i cittadini europei.
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