Un’episodio da brividi: protagonisti un padre ed un figlio. Quest’ultimo mentre dormiva è stato aggredito nella propria casa: si può accettare che il colpevole possa essere il proprio padre?
É successo a Palazzolo sull’Oglio nella notte del 22 Febbraio, un uomo di 50 anni di origine marrocchina, ha preso il coltello ed è andato nella stanza del figlio di 21 anni. Il ragazzo dormiva e mai si sarebbe aspettato che il proprio padre gli potesse provocare un’aggressione tra le mura della loro casa.
Nonostante il gesto di terrore da parte del padre, il giovane è stato colpito solo in maniera superficiale: una ferita alla mano ma fortunatamente nulla di irreparabile. Un comportamento del genere ti scatena una rabbia difficile da gestire, motivo per il quale il ragazzo dopo l’aggressione del padre ha provato a reagire e tra i due è scoppiata una vera e propria rissa. Sul posto sono arrivati in soccorso i Carabinieri, chiamati verso le 2 di notte da Giuseppe Zanardelli. Oltre alla loro macchina è arrivata anche un’ambulanza per permettere al ragazzo di recarsi in ospedale e curare il danno fatto alla mano. Anche una volta arrivati, i dottori hanno confermato che si trattasse di una ferita superficiale che con la giusta terapia sarebbe guarita.
Aggressione di un padre al figlio 21 enne: una ferita superficiale alla mano per il ragazzo e manette per il 50enne
Dopo essersi accertati che il giovane non avesse subito danni fisici gravi, sono state messe le manette al padre che trascorrerà le prossime ore a confronto con un giudice per l’udienza di convalida: il giudice interrogherà il 50enne e valuterà il fatto.
Nel frattempo i Carabinieri stanno continuando ad indagare sulla famiglia protagonista di questa storia drammatica. Da alcune ricerche iniziali è emerso che tra il padre ed il figlio non scorresse buon sangue e che i rapporti non fossero proprio dei migliori. Questo ad ogni modo non giustifica l’azione orrida dell’uomo che con un coltello ha voluto fare del male al proprio figlio, colui che dovrebbe rappresentare nella propria vita la gioia più grande che possa esistere al mondo, quella per qui vale sempre la pena essere una persona migliore.