Katia Follesa. L’attrice comica protagonista della prima edizione di “LOL – Chi ride è fuori” lancia un messaggio importante riguardo il body shaming
Conto alla rovescia iniziato. Giovedì 24 febbraio debutterà sulla piattaforma streaming online Amazon Prime Video l’attesissima seconda stagione di “LOL – Chi ride è fuori”.
Uno squadrone di simpaticissimi comici si sfideranno cercando di strappare una fragorosa risata ai colleghi in gara, pena l’esclusione dal gioco. Ricordate i protagonisti dello scorso anno? Sono stati gli apripista di un programma rivelazione, super gradito dal pubblico italiano. In seconda posizione arrivò Katia Follesa, battuta al photo finish da un irresistibile Ciro Priello (membro dei The Jackal).
Katia Follesa: le opinioni degli altri sul suo corpo non sono importanti
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A “Lol chi ride è fuori – prima edizione” Katia Follesa presentò uno sketch volto a far ridere i comici con cui stava competendo in cui interpretava Barbie – Tris di Primi, una sorta di parodia della celebre bambola della Mattel che ha proporzioni irrealistiche del corpo, tuttavia è vista come icona di bellezza.
La Follesa dichiarò di aver perso punti portando quel tipo di spettacolo perché avrebbe avuto un piglio comico maggiore se lei stessa avesse mantenuto le sue precedenti forme generose. Poiché si è sottoposta a un regime dimagrante che l’ha portata a perdere circa 20 kg di peso, il risultato è stato meno d’impatto perché decadeva il presupposto principale.
Già precedentemente Katia Follesa a “Zelig” in duo con Valeria Graci aveva preso in giro determinati canoni estetici ricoprendo gli esilaranti panni di due svampite partecipanti a un concorso di bellezza.
Il Corriere della sera riporta oggi le parole dell’attrice comica sull’argomento “fisico”: “Sorrido quando penso di essere presa di mira per il peso eccessivo, ma anche per l’eccessivo dimagrimento. Tutto e il contrario di tutto”.
Secondo la Follesa ci sarà sempre qualcuno che avrà qualcosa da ridire; un cambiamento estetico non modifica la natura intrinseca della persona: “Per la cronaca: Non è che sono diventata la controfigura strafiga di me stessa. Sempre io, con i miei pregi e difetti”.
Come difendersi, quindi, da pettegolezzi e critiche? Non ha dubbi: “Con la mia dose di (auto)ironia che, grazie al cielo, salva”.