La Russia si sarebbe detta pronta ad un’apertura con l’Ucraina, ma a determinate condizioni: le parole del presidente Vladimir Putin.
Il presidente russo Vladimir Putin si sarebbe detto pronto a trovare una linea diplomatica con Kiev. Queste le sue intenzioni rese note in occasione di un discorso tenuto in occasione della Giornata del difensore della patria.
La richiesta del numero uno del Cremlino sarebbe, però, che Kiev ritiri la sua adesione alla Nato, concedere la Crimea alla Russia e demilitarizzarsi.
Russia-Ucraina, le condizioni imposte dal presidente Putin per una risoluzione diplomatica
Le condizioni imposte dal presidente della Russia Vladimir Putin per aprire una via di dialogo con l’Ucraina sarebbero molto stringenti. Il che renderebbe il clima teso e non disteso. Ciò, riporta la redazione di Sky Tg24, soprattutto dopo che Mosca avrebbe riconosciuto le repubbliche del Donbass promettendogli il suo supporto a livello militare.
Il numero uno del Cremlino, avrebbe altresì specificato che le condizioni da lui imposte non sarebbero in alcun modo negoziabili. Il che rende il quadro ancor più teso. “Il nostro Paese è sempre aperto al dialogo diretto e onesto – ha affermato, come riportano i colleghi della redazione di Sky Tg 24– per trovare soluzioni diplomatiche ai problemi più complessi” aggiungendo “Tuttavia, gli interessi e la sicurezza dei nostri cittadini non sono negoziabili per noi“.
Parole trancianti che lasciano poco margine d’azione. L’Ucraina e le forze Occidentali avrebbero ritenuto queste condizioni inaccettabili tanto da rispondere a Mosca di “non aver paura“. Al punto da richiedere un potenziamento del suo arsenale all’Ue ed agli Usa.
La decisione della Russia di riconoscere le repubbliche separatiste del Donbass avrebbe condotto le potenze d’Occidente a richiedere delle sanzioni economiche contro Mosca che potrebbero aggravarsi nel caso in cui il Cremlino dovesse ostinatamente continuare a perpetrare azioni di tal genere. Ma queste sanzioni, secondo l’ambasciatore russo negli Stati Uniti, Anatoly Antonov, non serviranno a nulla perché il suo Paese non farà mai un dietro-front. E questo, perché, ha spiegato che la Russia è da sempre che convive con le more dell’Occidente, una sorte di abitudine.