Seconda giornata di bombardamenti in Ucraina, dove l’offensiva russa prosegue senza sosta: il presidente ucraino appare in un video.
Si sta consumando la seconda giornata di guerra in Ucraina, dove l’offensiva russa prosegue senza sosta tra combattimenti, bombardamenti e colpi di mortaio e artiglieria. Anche questo venerdì 25 febbraio l’allarme è risuonato a Kiev e in altre regioni del Paese. Bersaglio delle prime deflagrazioni di oggi si conta un istituto a Donetsk, dove sono stati uccisi due insegnanti.
Secondo quanto riporta la mappa disegnata questa mattina dal media indipendente russo Novaja Gazeta, il territorio ucraino è puntinato da bombardamenti e scontri armati da est a ovest; da nord a sud: la minaccia russa è una morsa che si stringe sempre di più. Le forze armate russe hanno accerchiato i sobborghi di Kiev, ma la loro marcia verso la capitale ha trovato una forte resistenza da parte delle truppe ucraine, che hanno fatto saltare diversi ponti stradali del paese per arrestare l’avanzamento dei tank russi.
22:46: L’Ucraina chiede assistenza finanziaria al Fondo Monetario Internazionale: lo ha riferito il direttore generale del Fondo Kristalina Georgieva.
22:37: secondo quanto riporta Skynews, un portavoce del presidente ucraino Zelens’kyj, Serhiy Nikiforov, riferisce che il leader è aperto al dialogo per il cessate il fuoco e la pace. I media stampa russi parlano di discussioni in corso su data e luogo per il vertice in programma.
Stando alle prime stime del presidente ucraino Volodymyr Zelensky momento si contano almeno 137 vittime tra civili e militari ucraini; almeno 316 le persone rimaste feriti. Sul tardo pomeriggio, un nuovo video ritrae il capo dell’Ucraina nel distretto governativo di Kyiv: nel filmato, pubblicato sull’account ufficiale del leader, il presidente ucraino conferma la sua presenza nella capitale insieme al suo entourage, pronto a difendere l’indipendenza del Paese. In un altro video, si rivolge direttamente alla Nato chiedendo aiuto e ricordando che “le sanzioni non sono sufficienti”.
Mentre in Ucraina sta per terminare la seconda giornata di bombardamenti in Russia, come in ogni parte del Mondo, continuano le proteste contro la guerra e l’offensiva russa nel territorio ucraino, concluse nella Federazione Russa con repressione e numerosi arresti da parte delle forze dell’ordine: si contano almeno 54 città scese in piazza contro la guerra; oltre 1700 arresti. Questo venerdì 25 febbraio l’Ucraina resta un paese spettrale avvolto in un silenzio surreale. Tra le deflagrazioni si contano quelle dell’Isola dei Serpenti (Zmiinyi), isolotto strategico nel Mar Nero, dove 13 giovani soldati sono stati freddati da una nave d’artiglieria russa.
L’emergenza dell’ex paese satellite della Russia riguarda anche l’aumento anche le radiazioni a Chernobyl: lo denunciano le autorità locali. Stando alle ultime dichiarazioni del sindaco di Kiev, quest’oggi si sono udite cinque esplosioni a intervalli ravvicinati anche vicino alla centrale elettrica CHP-6, a 14 chilometri dalla capitale.
La paura unisce i civili, suddivisi in chi tenta la fuga, come dimostrano le interminabili code di macchine tra le strade del Paese, e chi spera quanto prima nel cessate il fuoco rifugiandosi nei bunker o sotto la metropolitana, molto più sicura della propria abitazione.
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