Proseguono i bombardamenti e gli scontri armati sul territorio ucraino: questa sera si concluderà il terzo giorno di combattimenti.
Questo sabato, 26 febbraio, si sta consumando il terzo giorno di guerra sul territorio ucraino tra combattimenti, colpi di artiglieria in strada e scontri armati. A tre giorni dall’offensiva militare russa, detonata dall’ordine di attacco di Vladimir Putin nella notte tra il 23 e il 24 febbraio, le sirene continuano a suonare ogni mattina non solo a Kiev, ma in diversi distretti del Paese; in aree sempre più estese.
La morsa della Federazione Russa soffoca sempre di più; ma della capitale ucraina il presidente locale Zelens’kyj non demorde e invita i cittadini a resistere e a combattere uniti per la difesa dell’Ucraina e della sua indipendenza: “Dobbiamo difendere la nostra libertà e la nostra terra. Siamo soli contro la Russia. Abbiamo bisogno di assistenza internazionale concreta.“
L’appello del presidente ucraino è rivolto anche ai manifestanti in Russia: “Lottate per noi. Lottate contro la guerra.” La protesta non accende solo la Federazione Russa (conclusa ieri con oltre 1700 arresti): tutto il Mondo si unisce in un unico grido di dissenso contro una guerra sporca e disumana.
20:30: l’inviato Valerio Nicolosi mostra il prosieguo dei combattimenti in strada a Kiev.
Se ieri si è parlato di “giorno più difficile” per il destino dell’Ucraina; questo sabato 26 febbraio la situazione sul territorio ucraino assume una piega ancor più tragica. Questa mattina diversi distretti di Kiev sono stati risvegliati da esplosioni e detonazioni. Per le strade si sentono ancora colpi di artiglieria e di mortaio; in molte zone scatta il coprifuoco anche in pieno giorno: ogni persona in strada sarà considerata un nemico a cui sparare, ha riferito da Kiev l’inviato Valerio Nicolosi tramite una storia dal suo account Instagram (pomeriggio, intorno alle ore 16:00).
Stando ad alcune testimonianze locali citate dal Novaya Gazeta, le esplosioni hanno colpito Solomenka, nell’area di Shulyavka e vivino allo zoo di Kiev, a pochi chilometri da un aeroporto, un’unità militare e una stazione ferroviaria. La sparatoria è scoppiata intorno alle ore 6:00 del mattino e ha colpito proprio il centro di Kiev. Concomitante agli spari, anche il malfunzionamento dell’operatore di telecomunicazione e provider Internet Gigatrans. Alle 9:00 un missile ha colpito un edificio residenziale a Zhuliany a Kiev.
A seguire un sunto delle dichiarazioni da parte di entrambe le parti in guerra riportate da Novaya Gazeta:
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