Mentre in Ucraina sta consumando il quarto giorno di guerra, a Mosca risuona un’improvvisa minaccia virtuale: il messaggio di Anonymous diretto a Putin.
Continuano i bombardamenti nei vari distretti del territorio Ucraino nel quarto giorno di conflitti. Epicentro degli scontri resta Kiev e i suoi dintorni, con l’esplosione di un deposito di petrolio e di un aeroporto vicino alla capitale. Di fronte alla guerra sporca e disumana, Nato e Unione Europea promettono sanzioni; sanzioni che il presidente bielorusso Aleksandr Lukashenko ha definito “peggiori di una guerra“. Mentre la comunità internazionale si riunisce nelle piazze per gridare il proprio dissenso contro “l‘operazione speciale di guerra” (in russo Специальная военная операция), da ieri sera iniziano ad arrivare i primi profughi ucraini anche sul territorio italiano, in cerca di rifugio e protezione.
Le sanzioni non sono accolte positivamente dal presidente della Federazione Russa Vladimir Putin, a suo dire “illegittime”. Il leader del Cremlino continua a puntare il dito contro la Nato e le sue dichiarazioni aggressive, ordinando alle forze armate di mettere in stato di massima allerta il sistema difensivo nucleare russo.
Il conflitto si estende anche nel cyberspazio. Nelle ultime ore circola sui social un video-messaggio: si tratta di un attacco da parte di un collettivo di hacker e attivisti. Il contenuto ha fatto in breve tempo il giro del web ed è diretto proprio al presidente russo Vladimir Putin. A parlare è Anonymous: la cyberguerra contro la Russia scatta dopo l’esplosione dell’offensiva russa. L’invasione su larga scala dell’Ucraina e il proseguimento dei combattimenti armati e dei bombardamenti dimostrano la totale inosservanza da parte del leader del Cremlino dei diritti umani e del principio di autodeterminazione dei Paesi confinanti. “La situazione è terribile” – deplora l’anonimo – “e Putin ne è l’artefice”.
La cyberguerra contro il regime aggressivo di Vladimir Putin di dispiega attraverso l’attacco hacker di diversi siti governativi, andati offline nei giorni scorsi; ma questo è solo l’inizio: se la Russia non ridimensionerà la sua volontà monopolistica e geopolitica, Vladimir Putin dovrà affrontare “la furia degli hacker di tutto il mondo”. Quella dell’Ucraina è solo l’ufficializzazione di una lunga guerra che va avanti da anni: il conflitto russo-ucraino, insieme alle precedenti invasioni in Georgia e Crimea, mostrano tutta la brutalità di Mosca, completamente accecata dal desiderio di supremazia e monopolio. “Tutto il mondo opporrà resistenza. Questa è una guerra che lei non può vincere.”, conclude Anonymous, ricordando che molti hacker risiedono in Russia; pertanto, ogni segreto non è più al sicuro: le infrastrutture della Federazione saranno gravemente compromesse.
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