L’attore romano Edoardo Leo presenta il suo commovente racconto inedito in diretta. “Tutto quello che non sapete” sul grande “Luigi Proietti detto Gigi”.
Dopo aver seguito tappa per tappa, durante l’emergenza sanitaria, la realizzazione della pellicola uscita nelle sale italiane soltanto quattro mesi fa, di “Lasciarsi Un Giorno A Roma“, brillante commedia romantica che ha segnato il suo esordio alla regia, l’attore romano Edoardo Leo è stato ospite a “Domenica In” per dar voce e, soprattutto, per far conoscere al pubblico tutte le peculiarità di un commovente racconto.
Accolto nel salottino pomeridiano Rai, diretto da Mara Venier, l’attore e regista classe 1972 ha risposto a ciascuna delle domande rivoltegli dalla conduttrice veneziana. Dopo aver citato il Globe Theatre della Capitale, definendolo “un posto pazzesco” nonché uno dei luoghi sacri per eccellenza accostati al grande Gigi Proietti, Leo ha poi spiegato nei dettagli ciò che per molti resterebbe ancora un prezioso mistero.
Edoardo Leo: “tutto quello che non sapete e che non sapevo” su Gigi Proietti
Nel corso dell’intervista, l’attore, ha dato voce a un intenso excursus del suo percorso intrapreso al fianco del poliedrico artista, che “ha accontentato tutti i tipi di pubblico“, e scomparso il 2 novembre di due anni fa. Grazie ad un emozionante riferimento a quel ricchissimo bagaglio di esperienze e ricordi che lo legano tuttora all’eterna presenza del mattatore, Leo ha realizzato in questi anni quello che lui stesso ha poi definito come: “il racconto dell’ultimo grande maestro dello spettacolo italiano“.
Si tratta di un documentario inedito che sarà disponibile nelle sale cinematografiche di tutta Italia a partire dal prossimo giovedì, 3 marzo. E fino al mercoledì successivo. A Roma, il documentario dal titolo “Luigi Proietti detto Gigi“, verrà proiettato in ben 12 sale. E il 3 marzo, ricorda con emozione Leo: “lo vado a presentare al cinema Eden“. In seguito verrà trasmesso anche in Rai.
“Tutto quello che non sapete e che non sapevo“, è in questo modo con cui il nato, per un soffio, sotto il segno del Toro desidera presentare il suo promettente omaggio all’artista romano. “Ci hai messo quattro anni? Quando lo hai finito questo documentario?“, chiede Mara. “Immagino anche la tua difficoltà emotiva nel finirlo“. “Sì“, spiega Edoardo. “Un grande artista… Per tutto questo tempo… A vedere quello che ha fatto Proietti ti verrebbe in mente di fare un documentario di tantissime ore“.
“Ci sono le testimonianze di molti artisti“. Fra questi Leo cita: Alessandro Gassman, Marco Giallini, Renzo Arbore. E su quest’ultimo l’attore si ritroverà a elogiare la sua umanità e disponibilità: “mi ha accolto a casa sua e mi ha detto non ho più il mio compagno di giochi. “La sua famiglia è molto discreta, molto riservata“, ha poi ammesso Edoardo tornado su Gigi. E, citando più tardi le figlie Carlotta e Susanna, con riferimento al periodo successivo alla sua scomparsa, aggiungerà: “ho chiesto loro il permesso per andare avanti“.
“La cosa incredibile con Gigi era che, nonostante ci fosse il rispetto da parte di tutti, era che per strada dicevano ‘ciao Gigi“. Era un dono indimenticabile per l’attore, quello di “vedere la gente ridere con le lacrime e poi commuoversi. Era un interprete drammatico ma faceva morire dalle risate“. “Avrei voluto farglielo vedere questo omaggio da tutti noi“. “Ma lui lo vede“, risponde Mara.
“Hai reso omaggio a un grande con tutta l’umanità di un ragazzo che ama Gigi. Non hai mai parlato di te, ma questo nostro incontro è stato interamente dedicato a Gigi. Non tutti sono come te. Lasciatelo dire“, si ritroverà infine a concludere in tal modo, e con altrettanto affetto, zia Mara.