Si sono appena concluse le trattative in Bielorussia tra Ucraina e Russia. Le ultime notizie sugli accordi raggiunti. In diretta.
Mentre Roma, assieme alle altre capitali europee, si prepara ad accogliere le centinaia di migliaia di profughi in fuga dalla guerra e il numero dei morti supera le 350 vittime, a riportare la notizia ufficiale è stato il consigliere ufficiale del ministro dell’interno russo. Il colloquio tra Kiev e Mosca, organizzato con la guerra ancora in corso nel tardo pomeriggio di ieri, 27 febbraio, si è concluso soltanto pochi istanti fa.
L’incontro è avvenuto, come stabilito in queste ore, ai confini con la Bielorussia. Nel frattempo, le sirene continuano risuonare nelle principali città ucraine.
Il presidente dell’Ucraina, Zelensky, sempre più a rischio per la sua incolumità, a causa dell’alto numero di mercenari russi in patria, propone di annettere la sua nazione all’Ue con urgenza. Nonostante la richiesta di cessare le incursioni militari all’interno del Paese e il ritiro delle truppe russe si sia dimostrata agli occhi dei presenti, quali il ministro della difesa ucraino, Andrey Taran, poco fa in prima linea ai confini, come la vera priorità. I quesiti pare siano stati esposti secondo questa escalation. Al contempo, la definitiva risposta da parte della Russia, sembrerebbe però non ammettere ritrattazioni.
Uno dei primi a intervenire, da remoto, è stato il rappresentate spagnolo per la sicurezza dell’Ue, Josep Borrell. “L’adesione ora non è in agenda“. E ancora: “Kiev continua a resistere, chi si aspettava una caduta in questione di ore si sbagliava“.
La preoccupazione per l’allerta alle forze di deterrenza nucleare, espressa ventiquattr’ore fa da parte del governo russo, resta alta. Nonostante, tale mossa, sia stata definita presto come “inaccettabile” dai vertici degli Stati Uniti, come dal restante dei rappresentati sul fronte europeo. A tal proposito la controrisposta agli accordi, da parte del presidente Joe Biden è imminente. Il presidente degli Usa chiede ai suoi connazionali di lasciare l’Est, prima che divenga un’impresa impossibile.
Il presidente russo, Vladimir Putin, si è al contempo schierato con forza contro l’Occidente. Putin pare abbia ribattezzato in queste ore la delegazione europea come l'”impero delle bugie“. A unirsi alla difesa europea con un’inattesa presa di posizione sulle sanzioni finora proposte contro la Russia, stando a una notizia dell’ultima ora da parte del Ministro degli Esteri italiano, Luigi Di Maio, sarebbe invece la Svizzera.
INTERVISTA AL CANTANTE PAGO
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