“Il sito web della TASS è stato violato”, così cita la fonte ufficiale dell’agenzia di stampa più importante della Federazione Russa.
Prosegue il quinto giorno di combattimenti su ordine dell’operazione speciale voluta da Vladimir Putin. Mentre Kiev dimostra tenacia e resistenza di fronte all’avanzata russa, le cyber minacce da parte del collettivo di hacker e attivisti contro Mosca iniziano a farsi più insistenti. Già ieri, domenica 27 febbraio, l’attacco informatico da Anonymous ha lasciato il segno; e non solo nell’etere. Coperto dall’iconica maschera del personaggio V per Vendetta, Anonymous, portavoce del team informale di hacker, ha dichiarato aperta guerra al presidente russo.
Il gruppo di hacker accetta chiunque ne abbia le abilità tecniche e, ovviamente, ne abbracci la missione: schierarsi a sostegno dell’Ucraina nella guerra contro la volontà monopolistica di Mosca e i crimini commessi da Putin, artefice della sanguinosa violazione dei diritti umani e del principio di autodeterminazione dei popoli. Anonymous si è direttamente rivolto al leader del Cremlino, deplorando la sua operazione, simbolo di un nazionalismo totalmente accecato dall’individualismo.
La cyber guerra continua e ha già fatto irruzione in diversi siti appartenenti ai media e alle tv statali. Gli attacchi non hanno risparmiato neanche lo storico organo d’informazione TASS (letteralmente Agenzia Telegrafica dell’Unione Sovietica).
“Tutto il mondo opporrà resistenza. Questa è una guerra che lei non può vincere.”, così si conclude il video di Anonymous, asserendo il prosieguo dei cyber attacchi da parte di hacker provenienti da ogni nazione. Ipso-facto, la cyber guerra avanza inarrestabile. Il nuovo bersaglio è la TASS, nota agenzia di stampa della Russia.
A riferire la notizia è la stessa Tass: stando a quanto riporta la fonte ufficiale, il media russo è stato “è stato oggetto di continui e massicci attacchi di hacker negli ultimi giorni.” Gli esperti informatici avrebbero non solo violato il sito web dell’agenzia stampa, ma anche modificato alcune informazioni delle fonti con dati che – secondo la stessa agenzia – “non corrispondono alla realtà”. La Tass e la sua redazione dichiarano pertanto di non essere responsabili di quanto affermato durante le ore dell’attacco informatico.
Dall’account Twitter, Anonymous ribadisce lo scopo del collettivo di hacker: “il nostro scopo è la pace nel Mondo. Vogliamo il futuro dell’umanità.”
Fonte The Guardian
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