Secondo il ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, se dovesse scoppiare una Terza Guerra Mondiale sarebbe “nucleare e devastante”.
Dichiarazioni che destano timore quelle del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, che si è espresso sul conflitto scoppiato da una settimana.
Ai microfoni dell’emittente Al Jazeera, Lavrov ha affermato che nel caso in cui dovesse scoppiare una Terza Guerra Mondiale sarebbe “nucleare e devastante“. In merito alle sanzioni inflittE alla Russia, il ministro ha spiegato che il Paese era pronto ad una simile decisione, ma non si aspettava che le misure potessero riguardare anche il mondo dello sport, della cultura ed i giornalisti.
Russia-Ucraina, il ministro russo Lavrov: “Terza Guerra Mondiale sarebbe nucleare e devastante”
“Se dovesse scoppiare una Terza Guerra Mondiale sarebbe nucleare e devastante“. Queste le dichiarazioni, riportate da alcuni media internazionali, del ministro degli Esteri russo, Sergej Lavrov, ai microfoni dell’emittente televisiva qatariota Al Jazeera. Il politico del Cremlino ha poi aggiunto che il suo Paese non permetterà mai all’Ucraina di acquisire armi nucleari. Lo stesso Lavrov, ieri durante la Conferenza sul Disarmo, aveva spiegato che il regime di Kiev voleva l’atomica aggiungendo che la Russia stava adottando tutte le misure per evitarlo.
Il focus dell’intervista, riporta la redazione de il Quotidiano Nazionale, si è poi spostato sulle sanzioni comminate alla Russia dopo la decisione di dare il via all’invasione. Misure economiche pesanti che, a dire di Lavrov, il Paese si aspettava, ma di certo non si attendeva che potessero essere prese nei confronti di “atleti, giornalisti e rappresentanti del mondo culturale”. Il ministro ha spiegato che l’Occidente avrebbe rifiutato le richieste presentate dal Cremlino di formare una “nuova architettura di sicurezza europea” aggiungendo che la Crimea farebbe parte della Russia e tale circostanza non è oggetto di discussione.
Infine, il titolare degli Esteri ha dichiarato che Mosca sarebbe pronta al secondo appuntamento di negoziati con la delegazione ucraina, ma Kiev, starebbe prendendo tempo seguendo le linee degli Stati Uniti. “I rappresentati della nostra delegazione – ha chiosato- nel pomeriggio attenderanno quelli della delegazioni ucraina nel luogo stabilito per i negoziati”.