Ucraina, notte di terrore: attaccata la centrale atomica più grande d’Europa

Ucraina: la Russia non si ferma e continua l’attacco. Un grande incendio nella centrale di Zaporizhzhia. Sventata la catastrofe ma il sito è sequestrato dai russi

Non si placa l’offensiva russa in Ucraina. Il Paese questa notte ha vissuto attimi di terrore. Le truppe di Putin, infatti, hanno attaccato la centrale nucleare più grande d‘Europa, quella di Zaporizhzhia a Energodar, nel sud del Paese. In seguito ai bombardamenti un reattore spento ha preso fuoco provocando un incendio che per fortuna è stato sedato evitando il peggio.

Guerra Ucraina
Ucraina: russi sparano vicino a centrale nucleare (Ansa Foto)

Sarebbe potuta scoppiare una vera catastrofe. Non si registrano vittime ma da Kiev precisano che i militari di Mosca avrebbero cercato di impedire lo spegnimento delle fiamme ostacolando le squadre di emergenza. Nella zona, al momento, secondo le comunicazioni del sindaco di Energodar, gli scontri sono stati interrotti.

Di soli pochi minuti fa la notizia che la centrale è stata sequestrata dalle forze militari russe. L’Agenzia internazionale per l’energia nucleare, tramite il suo direttore Rafael Grossi, ha annunciato una conferenza stampa, per questa mattina, per fare il punto sulla situazione in Ucraina dopo l’attacco.

Ucraina, gli aggiornamenti sull’attacco a Zaporizhzhia

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ll frame del video dell’attacco pubblicato dal sindaco di Energodar (Ansa Foto)

Dai primi aggiornamenti emerge che, dalla centrale di Zaporizhzhia, secondo l’Aiea, l’Agenzia Onu per l’energia atomica, le attrezzature essenziali dopo l’attacco russo non sono state compromesse e si sta già lavorando per mettere il sito in sicurezza.

Le autorità ucraine hanno parlato di “sicurezza ripristinata” nella centrale e tramite l’Aiea hanno smentito l’innalzamento delle radiazioni intorno alla centrale.

Zelensky ha sentito nella notte anche Joe Biden per aggiornarlo sulla situazione ed il presidente americano si è affiancato al suo omonimo ucraino chiedendo alla Russia di “fermare le attività militari nell’area e consentire ai pompieri l’accesso al sito”.

Nel mentre la Casa Bianca insieme a tutti i leader europei non demorde sul lato delle sanzioni nei confronti della Russia. Sono sempre più forti e stringenti ma a quanto pare non spaventano Putin che va avanti con l’offensiva. In Russia, tra le varie difficoltà, si aggiunge anche l’impossibilità di collegarsi ai media internazionali e a Facebook.

FRANCESCA BLOISE

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