Ucraina, Zelensky: “Attacco alla centrale nucleare poteva mettere fine alla storia dell’Europa”

Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’attacco delle truppe russe alla centrale nucleare di Zaporizhzhia di questa notte chiedendo un’azione immediata all’Europa.

La scorsa notte, l’esercito russo ha attaccato la centrale nucleare di Zaporizhzhia, la più grande del continente. Le truppe del Cremlino ha sganciato bombe sulla centrale provocando un incendio in un reattore, poi spento dai pompieri che hanno evitato una catastrofe di proporzioni inimmaginabili.

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Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky (Ansa)

Un episodio commentato dal presidente ucraino Volodymyr Zelensky, il quale ha affermato che l’azione dell’esercito russo di questa notte avrebbe potuto mettere fine alla storia dell’Ucraina e dell’Europa intera. Il premier ha poi spiegato che si tratta del primo attacco nella storia ad una centrale nucleare.

Ucraina, Zelensky sull’attacco alla centrale nucleare: “Serve azione immediata dell’Europa”

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La centrale nucleare di Zaporizhzhia prima dell’attacco (Ansa)

Quanto accaduto la scorsa notte avrebbe potuto rappresentare la la fine della storia dell’Ucraina e dell’Europa“. Così, secondo quanto riportano i colleghi di Sky Tg24, il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha commentato l’attacco russo alla centrale nucleare di Zaporizhzhia.

Zelensky ha poi proseguito spiegando che la Russia ha colpito per la prima volta nella storia una centrale atomica, ben consapevole di cosa stesse mettendo in atto mirando “direttamente il sito”. Fortunatamente l’incendio al reattore divampato in seguito al bombardamento è stato spento dai pompieri evitando conseguenze catastrofiche.

Un attacco che avrebbe potuto ripetere quanto accaduto a Chernobyl. Rivolgendosi al popolo russo, Zelensky ha dichiarato: “Come è possibile. Abbiamo – riporta Sky Tg24combattuto insieme le conseguenze del disastro del 1986. Lo avete dimenticato? Se vi ricordate non potete rimane in silenzio. Dite ai vostri leader che volete vivere“. Secondo il presidente ucraino il Cremlino sta ricorrendo al “terrore nucleare” ed ha chiesto un’azione immediata da parte dell’Europa per fermare le truppe russe.

Anche i leader delle altre nazioni hanno condannato l’attacco di questa notte. Tra questi il Presidente del Consiglio italiano, Mario Draghi, in una nota di Palazzo Chigi. Il premier ha spiegato che l’azione ha messo in pericolo la sicurezza di tutti ed è necessario che l’Ue continui a reagire unita per sostenere la popolazione dell’intero continente.

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