Guerra Russia-Ucraina, parla il presidente russo Putin sull’andamento del conflitto e risponde a muso duro alle sanzioni subite
Nuovo giorno di combattimenti tra Russia e Ucraina nel conflitto che da una decina di giorni sta tenendo tutto il mondo con il fiato sospeso. Era stata annunciata una tregua da parte dei russi, che però di fatto non ha avuto luogo.
L’apertura di corridoi umanitari a Mariupol e Volnovakha avrebbe dovuto consentire uno stop alle operazioni, ma il tutto è stato di fatto rinviato a causa delle violazioni dei russi. Ripetuti raid aerei e bombardamenti sui luoghi del conflitto mantengono la tensione altissima.
Il presidente ucraino Zelensky, che ha smentito di aver lasciato il paese, continua a chiedere una no-fly zone alla NATO. Da parte dell’alleanza atlantica, tuttavia, continua ad arrivare il diniego alla sua richiesta.
Le accuse tra le parti si rimpallano di continuo. Il ministro degli esteri russo, Lavrov, ritiene che quella di Zelensky sia “una frenesia militarista, senza nessuna voglia di risolvere il conflitto con la diplomazia“. Nel frattempo, si continua a lavorare per nuovi round di negoziati per la pace, dopo quelli dei giorni scorsi. Il consigliere dell’ufficio di presidenza ucraino, Mikhail Podolyak, ha annunciato una nuova sessione entro i prossimi due giorni.
Russia-Ucraina, Putin accusa sui corridoi umanitari e replica alle sanzioni: “Le conseguenze sono chiare a tutti”
Nel dibattito a distanza, interviene anche Vladimir Putin. Il presidente della Russia ha utilizzato parole forti per descrivere la situazione attualmente in corso, non arretrando minimamente sulle sue posizioni.
In un incontro con il personale femminile dell’aviazione civile russa, Putin si è espresso duramente contro le sanzioni che stanno colpendo il suo paese. “Esse rappresentano una vera e propria dichiarazione di guerra”, ha dichiarato. Con lo stesso termine, ha definito l’eventuale intromissione della NATO per dichiarare una no-fly zone.
Un nuovo avvertimento all’alleanza atlantica arriva quando spiega che “le conseguenze di una guerra tra noi e la NATO sono chiare a tutti“. Non manca anche un atto di accusa all’Ucraina: “Il lavoro dei corridoi umanitari, specialmente a Mariupol, è impedito dai nazionalisti ucraini“.