Dopo gli incontri tra Mosca e Kiev ed i numerosi sabotaggi degli giorni scorsi, oggi parte l’evacuazione dei civili da molte città ucraine
Oggi in Ucraina è il giorno dei corridoi umanitari e della tregua concessa dalla Russia per permettere di evacuare tutti i civili rimasti nelle città di Kiev, Chernihiv, Sumy, Kharkiv e Mariupol. Lo stop alle offensive parte questa mattina alle 9, (le 8 in Italia) e si spera che davvero questa sia la volta buona dopo gli innumerevoli tentativi di sabotaggio avvenuti gli scorsi giorni e le accuse reciproche tra i due Paesi.
Durante la notte si sono verificati diversi episodi di tensione: dalle esplosioni nella città di Odessa con il sistema di difesa ucraino che ha abbattuto alcuni missili russi come riporta la Bbc, ad un nuovo attacco dei russi ad un impianto di ricerca nucleare. Secondo l’Agenzia internazionale per l’energia atomica (Aiea) non c’è stato un aumento di radiazioni dal sito.
Nel frattempo torna a parlare il presidente ucraino Volodymyr Zelensky con un video diffuso su Telegram: “Rimango qui, rimango a Kiev, a Bankova (l’edificio che ospita gli uffici presidenziali), senza nascondermi e senza paura di nessuno. Questo serve per vincere questa guerra” le parole di sostegno al suo popolo.
Ma non si ferma a questo. Per lui nonostante la tregua, il conflitto riserverà brutte sorprese. In una intervista al programma World News Tonight, sulla tv americana ABC, il presidente ha usato parole terribili.
Zelensky è stato duro e ha detto senza mezzi termini: “Questa guerra non finirà così. Scatenerà la guerra mondiale” definendo Vladimir Putin e tutti quelli che hanno seminato morte nella sua terra come criminali di guerra.
Ucraina, continuano ad arrivare gli aiuti
Nel frattempo il mondo intero continua a mobilitarsi a sostegno dell’Ucraina. La Banca Mondiale è pronta a fornire altre misure di aiuto. Pronto e approvato un nuovo pacchetto di sostegni chiamato “Ucraina libera” composto da 489 milioni di dollari già disponibili.
Anche gli Usa continuano a mobilitarsi. Il segretario di Stato americano Antony Blinken si è confrontato con il ministro degli Esteri ucraino Dmytro Kuleba e ha offerto un “sostegno continuo” per il Paese. I due hanno parlato anche di tutti gli sforzi diplomatici che si stanno facendo per mettere fine alla guerra.
Il Giappone dal canto suo emana nuove sanzioni a Russia e Bielorussia per la loro decisione di attaccare e invadere l’Ucraina. Vietate le esportazioni di tutti i macchinari che vengono utilizzati per la raffinazione del petrolio in Russia e prodotti simili usati in Bielorussia.
L’esercito ucraino ha fatto sapere che le operazioni russe continuano ma ad un ritmo molto più lento. Gli ucraini si difendono precisando che Kiev e Chernihiv non sono cadute. “Gli occupanti sono demoralizzati – ha precisato lo Stato Maggiore delle forze di Kiev – e ricorrono sempre più spesso al saccheggio e alla violazione delle norme del diritto internazionale umanitario sui conflitti militari”.