Ancora mistero sull’omicidio di Luigi Criscuolo, ma le ultime dichiarazioni della Questura di Milano aprono un piccolo spiraglio di verità sul caso.
L’omicidio di Luigi Criscuolo è un mistero. Il caso di Gigi Bici resta un groviglio di incertezze la cui risoluzione sembra essere ancora lontana. Ucciso con un colpo di pistola alla tempia destra nel pavese, come rivelato dall’autopsia, la figura del commerciante 60enne era stata immortalata per l’ultima volta dalle telecamere di videosorveglianza il giorno della sua scomparsa, lo scorso 8 novembre. In seguito, il rinvenimento dell’auto e del cadavere, entrambi vicino alla villa di Barbara Pasetti, fisioterapista 40enne attualmente in carcere con l’accusa di reato di tentata estorsione, omicidio e occultamento di cadavere.
A incastrare l’indagata, oltre alla corrispondenza di riscatto dal valore di 390mila euro, inviata dalla 40enne ai familiari della vittima, la cassetta degli attrezzi simile alla valigetta di Gigi Bici, una pistola sepolta nel giardino della villa e, infine, delle tracce di sangue negli interni ed esterni della villa dell’indagata.
L’analisi del dna: rinvenute tracce maschili nella casa di Barbara Pasetti
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Proseguono le indagini sull’unica indagata dell’omicidio di Luigi Criscuolo. L’inchiesta, coordinata dalla Procura di Pavia nell’ambito del fascicolo aperto sull’inchiesta di Gigi Bici, commerciante 60enne residente a Pavia, continua a focalizzarsi sulla villa di Calignano, frazione nel Pavese, dove risiede la fisioterapista Barba Pasetti. Dall’analisi del dna e delle impronte digitali emergono tre nuovi profili, tutti maschili. Stando a quanto precisa Tgcom24, l’interesse degli investigatori è incentrata su tre uomini: Franco Pasetti, padre dell’indagata, Gian Andrea Toffano, ex marito della donna, accusata dallo stesso per diversi tentativi di avvelenamento, e Ramon Pisciotta, caro amico di Luigi Criscuolo, contattato l’8 novembre stesso dall’arrestata.
Quest’ultimo si difende: nel giorno della scomparsa di Gigi Bici, Barbara lo avrebbe telefonato per una mano a causa della violenza subita dall’ex marito, accuse che Gian Andrea Toffano ha sempre negato, puntando il dito contro la donna. Stando alle sue dichiarazioni, la fisioterapista avrebbe tentato di avvelenare l’ex marito in due occasioni: le agghiaccianti accuse sono state comprovate dall’uomo con referti dell’ospedale San Matteo di Pavia, mostrati in questura il 7 febbraio. Al momento si attendono i risultati delle analisi sulla pistola di piccolo calibro rinvenuta nel sottosuolo del giardino dell’indagata, sulle foglie che celavano il cadavere di Gigi Bici e sui bossoli rinvenuti nella villa. A queste perizie si aggiunge la collazione scientifica tra le tracce di dna rinvenute nell’abitazione di Barbara Pasetti con le tracce ematiche ritrovate sull’auto con il dna dei tre uomini menzionati in precedenza: l’esame sarà svolto nella capitale.