A “Storie italiane”, Eleonora Daniele continua a porre al centro dell’attenzione la guerra in Ucraina
Dopo una settimana di pausa per dare spazio al Tg1 per approfondire il tema della guerra in Ucraina, Eleonora Daniele è tornata alla guida di “Storie italiane” portando a galla fatti di cronaca e ponendo l’attenzione in particolare sul conflitto ucraino.
Sono stati invitati in studio vari ospiti, tra cui una direttrice di orchestra ucraina che ha voluto riportare il suo punto di vista. Poi ancora gli operatori della Croce Rossa che non hanno perso occasione di lanciare appelli al pubblico per chiedere aiuto e supporto al popolo ucraino.
Storie Italiane, il triste racconto di Bruno
Eleonora Daniele ha poi posto l’attenzione su Bruno, un signore che attualmente vive in un garage ed ha la moglie in Ucraina che non ha avuto ancora la possibilità di tornare in Italia. La signora sarebbe partita per andare a salvare il nipotino ed ora non riesce a mettersi in contatto con il marito.
Il pubblico dopo aver seguito “Storie italiane” non ha perso occasione di aiutare il signore in difficoltà, qualcuno si è recato nella sua abitazione per portargli i medicinali che lui non ha potuto comprare.
Una chiamata è stata poi fondamentale, si tratta di una ragazza di Leopoli che si è resa disponibile per andare a prendere la moglie di Bruno a casa e portarla nel suo paese per poi farla salire su un autobus diretto in Italia.
“Sono preoccupato perché anche Leopoli potrebbe essere bombardata, se dovesse succedere qualcosa a mia moglie…”. Il signore non riesce a trattenere le lacrime e si ferma senza dire altro.
Intanto Eleonora Daniele spiega che il programma è continuamente in contatto con la Farnesina e il Ministero degli Esteri, per avere continui aggiornamenti.
Poi la conduttrice ha tentato di tranquillizzare il signore Bruno in preda al panico dicendo: “Non bisogna mettersi in pericolo, bisogna attendere”. E poi Maria Rita Parsi ha voluto mandare un messaggio a tutti gli italiani: “C’è una foresta in fiamme, tutti fuggono, c’è un piccolo Colibrì che va a portare la goccia d’acqua che ha nel becco…in questo momento quello che possiamo dire è speriamo che arrivino tanti Colibrì a fermare questa follia”.