Il colosso irlandese ha trovato la sua seconda casa in Italia. Sono sempre più frequenti, infatti, le nuove aperture nel nostro paese. Scopriamo dove le prossime.
Primark sta mettendo le radici in Italia. Sono previste altre 6 nuove aperture nel nostro paese. Ma dove verranno collocati questi nuovi megastore?
Come già annunciato sarà Milano la prima città che vedrà ospitare un altro store del colosso irlandese. Esattamente in via Torino 45, nel ”palazzo maledetto” del capoluogo lombardo. L’inaugurazione avverrà il 6 aprile del 2022.
Lo showroom si estende su una superfice di 5 mila metri quadrati su cinque piani, negli ultimi due piani, che sono di altri 2 mila metri quadrati, si sviluppano gli uffici e un’area per la stampa. Per questo punto vendita sono stati offerti ben 250 nuovi posti di lavoro.
Le altre cinque nuove aperture del megastore
In occasione della conferenza stampa per la nuova apertura del negozio Primark di Milano, l’head of sales Italy, Luca Ciuffreda, ha dichiarato a ‘MFfashion’:
“Oltre a credere nella città, questo opening rappresenta un momento storico per Primark in Italia e una pietra miliare nella capitale della moda. Va a sostenere un piano distributivo che ha visto negli ultimi 12 mesi 3 punti vendita, 2 su Roma e l’ultimo a Catania lo scorso dicembre, che proseguirà con l’espansione sul territorio a Chieti, Caserta, Bologna e Torino entro l’anno e a inizio 2023 a Venezia“.
Ha proseguito nel corso dell’intervista, aggiungendo:
“A oggi impieghiamo 2500 dipendenti in Italia di 37 nazionalità, con via Torino ne aggiungeremo 250 per arrivare con le prossime aperture a un totale di 1000 nuove posizioni. Nell’ultimo anno, nel mondo sono stati aperti 12 punti vendita. A oggi sono 403 in totale. Il gruppo nei prossimi 5 anni vuole superare la soglia dei 500 e l’Italia sarà tra i protagonisti”.
Lo stesso Luca Ciuffreda ha annunciato anche che entro la fine di questo anno solare Primark debutterà nel quindicesimo mercato con una nuova apertura a Bucarest, in Romania. L’area di più grande interesse anche per il futuro, tuttavia, rimangono gli Usa.