Piovono bombe nella notte sul cielo di Kiev, l’Ucraina è nel pieno dell’assedio russo: le periferie della capitale sono state bersagliate.
Anche Kiev è finita nel mirino russo. Durante la notte il cielo della Capitale è stato invaso da missili russi che hanno colpito zone residenziali periferiche della città. L’attacco si è poi spostato non molto lontano dal centro storico.
Nessun luogo è più al sicuro, anche Kharkiv – seconda metropoli ucraina- non è stata risparmiata. Kiev, negli scorsi giorni si sarebbe svuotata. In tanti i cittadini che hanno lasciato le proprie case, mentre quelli rimasti si sono attrezzati mettendo in pratica protocolli di salvaguardia.
Notte di fuoco per Kiev. La Capitale ucraina è stata bersagliata da missili russi che l’hanno colpita sia nelle sue periferie sia in zone non molto distanti dal centro storico. Stesso dicasi per Kharkiv, secondo centro più grande del Paese. Anche qui le sirene d’allarme hanno suonato per tutta la notte, anche se ormai già da settimane la città era vessata e martoriata dagli attacchi.
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Stando a quanto riporta Il Giornale, poco prima delle 24 sono iniziati i bombardamenti su una Kiev per metà lasciata abbandonata dalla popolazione civile. Chi, invece, ha deciso di rimanere al suono delle sirene ha posto in essere il protocollo di salvataggio. Corsa ai rifugi sotterranei, o nelle reti metropolitane. O ancora barricandosi in casa e mantenendosi lontani dalle finestre.
Purtroppo il cuore della Capitale è finito nel pieno dell’attacco ed, intorno alle prime luci dell’alba, una bomba avrebbe colpito un palazzo ad uso residenziale di ben dieci piani. L’edificio ha preso inevitabilmente fuoco richiamando numerosi soccorritori. Al momento non è chiaro quale sia il bilancio delle vittime.
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Il centro politico del potere Ucraino è ora in balia dei russi. E questo altro non dimostra che Mosca è sempre più aggressiva e che la violenza sta aumentando.
Il presidente Zelensky ha commentato l’accaduto attraverso un video pubblicato su Telegram. Il presidente ha lanciato un messaggio ai russi invitandoli a deporre le armi considerato che in soli 20 giorni di conflitto avrebbe avuto più morti della guerra in Cecenia. Zelensky ha tuonato: “Vi offro una scelta: a nome del popolo ucraino, vi diamo la possibilità di vivere. Se vi arrendete – riporta Il Giornale– alle nostre forze militari, vi tratteremo come devono essere trattati gli esseri umani: con dignità”.
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