Nella giornata di oggi, al ventunesimo giorno dallo scoppio della guerra, ripartiranno i negoziati tra le delegazioni di Russia e Ucraina.
Una notte di terrore quella appena trascorsa in Ucraina. I bombardamenti dell’esercito russo hanno colpito pesantemente varie zone del Paese, tra cui anche la Capitale Kiev. A Rubezhnoye, nella regione del Lugansk, almeno quattro persone sono rimaste uccise nei bombardamenti.
Oggi, dopo una “pausa tecnica”, dovrebbero ripartire i colloqui tra le due delegazioni che non hanno ancora portato all’esito sperato. Secondo le autorità ucraine, i dialoghi sarebbero difficili, ma Mosca sembra essere più intenzionata ad avviare “negoziati costruttivi”.
Ucraina, oggi riprendono i colloqui: “Mosca sembra voler iniziare negoziati costruttivi“
Incessante il conflitto in Ucraina, con il bilancio delle vittime, anche civili, che si aggiorna di giorno in giorno. La scorsa notte e questa mattina, una pioggia di missili russi è caduta su diverse cittadine ucraine, soprattutto su Kiev, Kharkiv e nella regione del Lugansk.
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La speranza del mondo intero è quello che possa arrivare presto la fine della guerra con un accordo tra Russia e Ucraina che da settimane hanno avviato i negoziati. Oggi, scrive AdnKronos, dopo una “pausa tecnica”, dovrebbero riprendere i colloqui in videoconferenza, iniziati ieri. Ancora non c’è un’intesa, ma sembra crescere l’ottimismo per giungere ad una soluzione.
Ihor Zhovkva, vice capo dell’ufficio del presidente ucraino, intervistato dal canale Radio 4 della Bbc, ha spiegato che, a suo avviso, la posizione di Mosca sembrerebbe più costruttiva rispetto a quanto visto nelle scorse settimane. Zhovkva, scrive AdnKronos, ha aggiunto: “Invece di darci un ultimatum o linee rosse o chiedere all’Ucraina di arrendersi, ora sembra voler iniziare dei negoziati costruttivi“.
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Non dello stesso avviso il consigliere del presidente Zelensky, Mykhailo Podolyak, che su Twitter ha definito “difficili” i colloqui poiché alla base di questa discordia vi sarebbero “sistemi politici troppo diversi”. Secondo Podolyak, l’Ucraina sarebbe a favore della “libertà di dialogo all’interno della società e del consenso” mentre la Russia, invece, soffocherebbe a la propria società attraverso degli ultimatum.