Lino Banfi è stato protagonista di numerose pellicole cult degli anni ’70 – ’80. Ricordate “Scuola di Ladri?”. L’attore pugliese ha raccontato un aneddoto simpatico del backstage
La cinematografia moderna ha virato su una tipologia d’intrattenimento basata più sulla spettacolarizzazione senza badare troppo al contenuto. Molti effetti visivi, molti nomi altisonanti per attrarre il pubblico in sala ma, sotto tanti aspetti, la sostanza è flebile. Forse per questo motivo ultimamente si riscontra un massiccio ritorno al passato con la produzione di reboot di pellicole cult di tre o quattro decenni fa, non sempre con grandi risultati.
L’effetto nostalgia è gradevole ma ci sono pietre miliari intoccabili. Basti pensare al recentissimo flop di “… altrimenti ci arrabbiamo!”, considerato un affronto ai protagonisti originali, Bud Spencer e Terence Hill. Vi portiamo alla memoria un film delizioso realizzato nel 1986, semplice nella sua trama che, senza troppi artefici, risulta essere ancora oggi esilarante, prova di quanto detto poco prima: ingredienti basiliari, storia simpatica e cast ad hoc, strepitoso, per un prodotto di successo assicurato. Stiamo parlando di “Scuola di ladri”.
“Scuola di ladri”, i ricordi dal set di uno dei protagonisti: Lino Banfi
Sono passati ben 36 anni dall’uscita nelle sale del film “Scuola di ladri”. Diretto da Neri Parenti, vide all’opera tre numeri uno della comicità nostrana: Paolo Villaggio, Massimo Boldi e Lino Banfi.
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Interpretavano tre scapestrati (Dalmazio, Amalio ed Egisto Siraghi), inconsapevoli di essere uniti da legami di parentela. Vengono improvvisamente assoldati dal facoltoso zio Aliprando, malvivente finito su una sedia a rotelle. Li introdurrà nel mondo del crimine, sottoponendoli a un duro addestramento per farli divenire dei ladri con i fiocchi. Tra gag esilaranti e peripezie, dovranno affrontare una dura prova: un furto colossale in un centro commerciale.
Zio Aliprando era interpretato dal grande attore Enrico Maria Salerno, considerato uno degli artisti più completi e poliedrici della storia dello spettacolo italiano. A ricordarlo con parole affettuose è stato uno dei protagonisti della pellicola, Lino Banfi, che durante un’intervista rilasciata per la piattaforma Noidegli8090.com ha detto: “É stato un piacere lavorare su quel set, ci siamo divertiti tantissimo”.
Banfi conosceva Enrico Maria Salerno soprattutto per la sua eccellente performance come doppiatore di Clint Eastwood in “Per un pugno di dollari”.
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Ha poi ricordato un episodio ironico e simpatico che avveniva prima del ciak iniziale: “Lui arrivava sempre prima di tutti noi. Mi salutava dicendo: ‘Ciao Attore’, e mi faceva l’occhiolino. A Boldi e Villaggio, invece, li salutava così: ‘Buongiorno, Cialtroni’. Loro si arrabbiavano. Diceva: ‘Lino è Lino, non sei attore, non fai l’attore sei come sei nella vita’ “.