Al+passo+con+la+scienza%2C+Alzheimer%3A+individuati+75+fattori+genetici
yeslifeit
/2022/04/09/passo-scienza-alzheimer-individuati-75-fattori-genetici/amp/
Scienza e Tech

Al passo con la scienza, Alzheimer: individuati 75 fattori genetici

Una ricerca internazionale basata su un campione di oltre 111mila pazienti ha raggiunto un risultato straordinario per una delle più grandi sfide neuroscientifiche: l’Alzheimer.

Grandi passi avanti per la neuroscienza. Dopo la recente conquista scientifica del dna, con la l’ultimazione del sequenziamento fino al 92% del genoma umano, la branca della biogenetica apporta un’altra grandiosa scoperta. Il nuovo trionfo scientifico riguarda una delle più grandi sfide a livello scientifico: l’Alzheimer, patologia attualmente incurabile.

Cervello (Pixabay)

NON PERDERTI ANCHE >>> Se sei felice tu, lo sono anch’io: i neuroni dell’empatia

Alzheimer: individuati 75 fattori genetici

TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE >>> Dieta e pane, il falso mito di chi vuole mettersi a regime alimentare

Il morbo di Alzheimer è una specifica forma di demenza, si stima una percentuale che oscilla dal 50 all’80% dei casi delle principali forme di declino delle abilità mentali e intellettuali. Tale malattia neurodegenerativa intacca la regolare funzione chimica e metabolica del sistema nervoso e delle aree cerebrali, con conseguente compromissione, da lieve a grave, delle funzioni neurocognitive del paziente. Tra i sintomi più rappresentativi rientrano i disturbi della memoria e del linguaggio, associati a pensiero e comportamento disfunzionali.

In generale, gli esordi della malattia sono impercettibili e peggiorano col passare del tempo. Nonostante l’età rientri tra i principali fattori all’orine del suo sviluppo, tale degenerazione neuronale non è da considerare come fenomeno normale e consequenziale all’invecchiamento, ma un vero morbo che può seriamente compromettere la qualità della vita del soggetto che ne è affetto. Al momento i trattamenti attuali non sono in grado di curare la malattia, ma svolgono perlopiù una funzione di prevenzione e rallentamento dell’insorgenza degli stadi di sviluppo del morbo; ma nuovi risultati stanno innescando un nuovo cambio di paradigma.

La nuova scoperta rivoluzionaria proviene da una ricerca internazionale pubblicata su Nature Genetis. Lo studio, a cui ha partecipato anche l’università di Firenze, si basa su un campione di oltre 110mila pazienti affetti dalla patologia. Stando a quanto riporta l’abstract dell’articolo “Nuove intuizioni sull’eziologia genetica del morbo di Alzheimer e delle demenze correlate” di Celine Bellenguez et al, i ricercatori, provenienti da Europa, Stati Uniti e Australia, si sono basati su un campione di 111.326 pazienti e hanno individuato 75 aree del genoma umano associato al morbo di Alzheimer, di cui 42 nuovi: una grande conquista che apre finalmente nuove porte alla ricerca.

Recent Posts

Perchè visitare una capitale Europea in primavera?

La primavera porta con sé un'atmosfera unica e magica, rendendo il momento ideale per esplorare…

9 mesi ago

Problemi di umidità: l’importanza di eliminare definitivamente la muffa sui muri

La presenza di muffa sui muri è un segnale inequivocabile di un ambiente con un…

9 mesi ago

Strumenti rivoluzionari di CapCut per rimuovere lo sfondo dai video Scholar

Nel vasto ambito dell’istruzione e del mondo accademico, gli studiosi svolgono un ruolo fondamentale nel…

10 mesi ago

Ho i denti sensibili: cosa posso fare?

Nel corso del tempo non è raro ritrovarsi a dover far fronte a qualche forma…

10 mesi ago

Montascale per anziani, perché è importante conoscere i (reali) benefici

Quanto sono importanti i montascale per anziani e perché è fondamentale approfondire i benefici? Iniziamo…

11 mesi ago

Rimedi per naso chiuso: cosa c’è da sapere sui decongestionanti nasali

Le temperature sono scese da poco ma tutti prima o poi sappiamo che ci troveremo…

1 anno ago