“Un posto al sole”. La soap opera va in onda dal lontano 1996. I protagonisti sono molto amati dal pubblico: concitazione per uno di loro a causa di motivi di salute
Ultimamente sembra che vada di moda da parte dei vip parlare più spesso dei propri problemi di salute. Siamo stati tutti con il fiato sospeso in attesa di conoscere la verità sulle condizioni del rapper Fedez (colpito da un tumore al pancreas, sembra in fase di ripresa dopo una recente operazione subita all’ospedale San Raffaele).
Anche Gianni Morandi ha reso noto di aver essere finito nuovamente sotto i ferri per proseguire il suo percorso di riabilitazione dopo l’ustione subita un anno fa alla mano destra. Romina Power è ancora ricoverata per un intervento al ginocchio. Bene, tutti questi episodi hanno sicuramente in comune diversi fattori: 1) in primis, i sentimenti di affezione scaturiti dal pubblico verso personaggi così illustri e ben voluti; 2) parlare di salute (anche in questi termini) abbatte dei tabù e, in un certo senso, ci fa sentire tutti più vicini, “sulla stessa barca”. Anche un membro del cast di “Un posto al sole” ha deciso di venire allo scoperto e condividere un capitolo buio della sua esistenza. Di chi si tratta.
“Un posto al sole”: membro storico del cast parla di una pagina dolorosa della sua vita
Gli spettatori di “Un posto al sole” sicuramente non avranno bisogno di presentazioni quando si parla di Patrizio Rispo.
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Per i più disattenti, vi rinfreschiamo noi le idee. Nato a Napoli il 26 agosto 1956, è un poliedrico attore che ha esordito con il gruppo di cabarat Il criticone, insiema a Francesco Paolantoni e Mario Porfito.
In teatro ha lavorato con mostri sacri come Vittorio Caprioli, Eros Pagni, Carla Gravina, Valeria Moriconi.
Il grande pubblico, però, lo ha conosciuto e amato proprio grazie alla suddetta soap opera di Rai Tre “Un posto al sole” in cui dal 1996 ricopre il ruolo di Raffaele Giordano, l’allegro e simpatico portiere di Palazzo Palladini.
Sei anni fa gli è stato diagnosticato un cancro alla prostata. Paradossalmente la scoperta della malattia arrivò nello stesso periodo in cui gli venne chiesto di girare uno spot sulla prevenzione.
Il giorno in cui si presentò in ospedale per rimuovere il tumore accadde l’impensabile: in sala operatoria andò via la corrente elettrica. “Mi dissero di ritornare la sera, che con i generatori avrebbero potuto procedere” – ha raccontato in un’intervista rilasciata a Il Mattino. Non andò come previsto: “La corrente elettrica, quella sera, non era ancora tornata: lo interpretai come un segnale di mia madre, che non voleva mi operassi”.
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Solo quest’anno è riuscito a rimuovere ben due masse: “Ho avuto due tumori. Sono stati asportati dieci giorni fa”. La paura più grande riguardava principalmente le conseguenze dell’operazione. “La mia attesa vigile ha consentito alla ricerca di fare importanti passi avanti” – ha concluso l’attore.