Edoardo Leo, la confessione commovente sul collega scomparso: “non l’abbiamo ancora trovato”

Edoardo Leo, la confessione commovente sul collega scomparso oltre un anno fa: “non l’abbiamo ancora trovato…”

Attore, regista e conduttore, Edoardo Leo ha fatto parecchia strada dai tempi delle sue prime esperienze televisive. Il romano, classe 1972, ha esordito grazie alla longeva fiction “Un medico in famiglia“, nell’ambito della quale ha interpretato il ruolo di Marcello.

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Edoardo Leo (Ansa)

Una carriera a dir poco florida, quella di Edoardo Leo, premiato svariate volte ai Nastri d’argento e vincitore del David giovani per la pellicola “Noi e la Giulia“, da lui diretta e interpretata.

Rare sono le dichiarazioni pubbliche rilasciate dallo sceneggiatore, che preferisce concentrarsi solo ed esclusivamente sul lavoro. Ai fan che lo seguono da anni, tuttavia, non sono sfuggite le parole che Leo aveva riservato ad un famosissimo collega di teatro e di cinema, a distanza di pochi giorni dalla sua scomparsa. La confessione dell’attore, all’epoca, non aveva mancato di commuovere il pubblico.

Edoardo Leo, la confessione commovente sul collega scomparso: “non l’abbiamo ancora trovato”

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Gigi Proietti (Ansa)

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Dopo la morte di Gigi Proietti, risalente al 2 novembre 2020, moltissimi colleghi del cinema e della televisione avevano espresso un commovente saluto al mattatore romano. Maestro e modello per la maggior parte di coloro che si approcciano a questo mestiere, il grande Gigi, che se n’è andato in maniera improvvisa per un arresto cardiaco, ha lasciato un vuoto incolmabile nei cuori dei suoi colleghi.

Il regista e attore Edoardo Leo, intervistato pochi giorni dopo la morte dell’immenso collega, gli aveva riservato parole a dir poco commoventi. “Il suo segreto non l’abbiamo ancora trovato“, aveva detto lo sceneggiatore, per il quale Proietti era un artista impossibile da eguagliare.

Di certo non si esaurisce con la sua scomparsa“, aveva poi proseguito Edoardo Leo, sempre in riferimento a questo “segreto” che, leggendo tra le righe, non era altro che l’inimitabile e portentoso talento del mattatore romano.

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Dalle parole del regista era trapelata la sua profonda ammirazione per l’immenso Gigi, alla cui morte appare impossibile rassegnarsi. Proietti, agli occhi di Edoardo Leo e di molti altri suoi colleghi, incarna tutt’oggi un modello di perfezione difficilmente raggiungibile.

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