Il cantautore, reduce dalla scorsa edizione di ”Amici” si è raccontato a cuore aperto con un monologo molto toccante.
Sangiovanni è stato ospite de ”Le iene” dove si è raccontato a cuore aperto, confessando tutte le sue debolezze e le difficoltà che ha vissuto. Classe 2003, a soli 19 anni ha già pagato lo scotto del successo. Infatti, appena maggiorenne è entrato a far parte della scuola di ”Amici” di Maria De Filippi, dove con i suoi brani ha convinto pubblico e critica, classificandosi secondo alle spalle della sua fidanzata, la ballerina Giulia Stabile.
Sangiovanni ha partecipato anche all’ultima edizione del ”Festival di Sanremo” dove con la sua ”Farfalle” si è posizionato al quinto posto.
Travolto letteralmente dalla fama, ogni suo brano diventa un tormentone ma tutto questo non è stato facile e il cantante vicentino con un monologo a ”Le iene” ha raccontato quello che ha passato nell’ultimo anno.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE ——> Edoardo Leo, la confessione commovente sul collega scomparso: “non l’abbiamo ancora trovato”
Il drammatico racconto di Sangiovanni
“Ho iniziato a fare musica perché nessuno voleva ascoltarmi, parlavo e nessuno capiva”, ha esordito così Sangiovanni con il suo monologo.
“Forse mi spiegavo male io. Ho iniziato a mettere in musica i miei pensieri, è stata la mia prima terapia. Finalmente avevo qualcuno con cui dialogare, una voce che mi chiamava nel cuore della notte, che mi faceva battere il cuore. Un orecchio a cui confidare ansie, problemi e paranoie che improvvisamente svanivano. Ho chiesto aiuto alla musica e lei mi ha teso la mano, mi ha permesso di volare”, questa è stata la parte più pura e autentica della sua passione: la musica lo avevo salvato.
Dopo però qualcosa è cambiato, così ha proseguito il cantautore il suo racconto: “Poi è arrivato il successo. E’ stato tutto enorme, anche le aspettative: ansie, problemi, paranoie che la musica faceva svanire erano tornati. La soluzione era diventata il problema. E mi è crollato tutto addosso. Mi ha fatto cadere e un’altra volta ho dovuto chiedere aiuto e cercare qualcuno che mi tendesse la mano”.
Con queste parole, il talento vicentino ha ammesso di aver avuto bisogno di uno psicologo: “Sono andato in terapia, ho pagato qualcuno per ascoltarmi, non una madre, un padre o una fidanzata, ma qualcuno a cui puoi dire tutto senza il rischio di ferirli, che non ti giudicano, che sta lì per aiutarti a stare bene. Raccontarsi non è facile, può essere doloroso ma la terapia è come la palestra devi farla spesso, devi sentire la fatica, il sudore, i muscoli indolenziti”.
Le difficoltà incontrate nel suo percorso sono state molteplici, Sangiovanni non rinnega la fortuna che ha avuto ma ammette che non sia stato semplice per un ragazzo così giovane essere travolto da successo, soldi e popolarità. “Sono sceso sul mio fondo e ho accettato la sofferenza che mi ci ha portato e anche se sono un privilegiato, se sono fortunato, se faccio ciò che mi piace so che ci saranno comunque momenti in cui soffrirò. Ho solo smesso di vergognarmene perché ho capito che in ogni forma di dolore c’è sempre una forma di dignità. A volte mi sento forte, molte più volte non mi sento in grado ma quando succede ho imparato che posso chiedere aiuto e che qualcuno mi tenderà la mano”.
TI POTREBBE INTERESSARE ANCHE ——> Apre il primo superstore d’Italia: il più importante in Europa. Tutto quello che c’è da sapere sul Merlata Bloom
E ha concluso: “Chiedere aiuto non è una debolezza, è una forza. Fatelo per ritornare a volare”.