Ancora nessuna certezza sul giallo di Trieste a 4 mesi dal rinvenimento del cadavere di Liliana Resinovich, lo scorso 5 gennaio.
Sono passati 4 mesi dalla scomparsa di Liliana Resinovich. Dallo scorso 14 dicembre, giorno della sparizione, e 5 gennaio, data di rinvenimento del cadavere, il caso della 63enne triestina resta un grande mistero. Se sbrigliare i dubbi risulta complicato; altrettanto complessa è l’individuazione di una pista ufficiale. Omicidio o suicidio? Nessuna teoria al momento è esclusa.
La lista degli indagati non incrimina alcun nome. Pertanto, il fascicolo resta ancora aperto per sequestro di persona contro ignoti. In attesa dei risultati degli esami della Scientifica e dell’esito delle attività investigative da parte della Squadra Mobile, il noto programma televisivo Quarto Grado torna a interrogarsi sul caso.
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Caso Liliana Resinovich: l’ex marito continua a escludere la pista del suicidio
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Quattro mesi di dubbi sulla morte di Liliana Resinovich. L’ultimo avvistamento della 63enne di Trieste risale al 14 dicembre scorso. Da allora di Liliana Resinovich, conosciuta semplicemente come Lilly, si è persa ogni traccia fino al 5 gennaio. Nel contesto investigativo attuale, tra nuovi indizi emersi dai risultati della Scientifica ed esami in programma, il decesso della donna resta ancora un caso freddo. Dal ritrovamento della salma nell’area boschiva dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, a pochi bassi dall’appartamento di Liliana, l’inchiesta è avanzata a pieno ritmo. L’esame genetico ha confermato l’innocenza del marito Sebastiano Visintin, l’amico Claudio Sterpin e il vicino di casa Salvatore Nasti: l’analisi per esclusione non ha rilevato tracce di dna dei tre volontari.
Il quesito sul giallo di Trieste resta, dunque, sempre lo stesso: com’è morta Liliana?
Sulla sua morte si può escludere con certezza la pista dell’intossicazione, come rivelato dagli esami tossicologici, insieme a quella relativa all’abuso o aggressione, confermata dall’assenza di evidenti segni di violenza sulla salma della donna, come confermato dall’autopsia. Questa sera, venerdì 15 aprile, Quarto Grado cercherà di rispondere a qualche interrogativo sul giallo di Trieste. Nella mattinata di giovedì, i vicini di casa, Claudio Sterpin e i familiari si sono recati al cimitero di Sant’Anna per renderle omaggio con dei fiori. Sempre ieri, giovedì 14 aprile, ospite al programma de I Fatti Vostri, Sebastiano Visintin ha ribadito l’assurdità della pista del suicidio. Eppure, è proprio su questa via che insiste la procura, nonostante l’avanzamento dell’ipotesi di un “quarto uomo”; tesi esclusa in toto dallo stesso Visintin: per il marito di Lilly il colpevole resta Claudio, “il responsabile di tante cose.”