A una settimana esatta al secondo turno (24 aprile) proseguono le critiche mutuali tra i due candidati Emmanuel Macron e Marine Le Pen.
Elezioni presidenziali Francia 2022: manca solo una settimana al secondo turno. Proseguono senza sosta la critiche reciproche tra i due principali candidati Emmanuel Macron e Marie Le Pen. Nonostante il presidente uscente sia davanti a Le Pen – si parla rispettivamente del 28,5% contro il 23,4% dei voti espressi al primo turno – ancora nulla è deciso.
Il secondo turno delle elezioni presidenziali francesi del 2022 è programmato per la prossima domenica, 24 aprile: le ultime novità di oggi, domenica 17 aprile.
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A una settimana esatta al secondo turno delle elezioni presidenziali 2022: Emmanuel Macron e Marine Le Pen continuano a puntarsi il dito a vicenda. Ospiti al noto programma di attualità francese Sept à Huit, tramissione TF1, questa domenica 17 aprile; i due principali candidati hanno risposto ad alcune domande della conduttrice televisiva Audrey Crespo-Mara. chiesto se avrebbero avuto rimpianti per questa campagna presidenziale.
Tra i quesiti spicca quello relativo ai dispiaceri della campagna: “La brutalità di Emmanuel Macron” – questa è stata la risposta secca di Marine Le Pen – “Non è utile” – ha continuato, deplorando il “disprezzo” che dimostra verso i cittadini francesi: “La trovo molto violenta e brutale nei miei confronti, a volte persino offensiva. E soprattutto non è utile. Di sicuro mi aspettavo una strategia di alto livello nei confronti di un presidente uscente“.
Dal canto suo, Emmanuel Macron afferma convinto di “non avere rimpianti“. Durante l’intervista il presidente uscente ha spiegato l’impegno politico dimostrato negli ultimi 5 anni “abbiamo affrontato diverse crisi: prima di tutto una grande crisi sociale storica, con radici molto lontane e profonde, causa prima del malessere dei nostri cittadini; poi abbiamo vissuto e stiamo vivendo una grave pandemia e adesso noi, come Europa, siamo in piena guerra. e ora abbiamo la guerra in Europa.
Queste crisi innescano timori e gli estremi giocano con le paure, ne approfittano.” Emmanuel Macron conclude il suo discorso con un’osservazione obiettiva: “Per il resto è normale che non si piaccia a tutti e che ci siano delle inimicizie.”
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