La Pasqua sta bussando alle porte degli italiani che quest anno non hanno badato a spese per trascorrerla finalmente senza restrizioni. Ma i supermercati erano pronti a questo?
Dopo il Covid che ha cambiato le abitudini degli italiani negli ultimi due anni, finalmente si torna a festeggiare la festività Pasquale come tradizione comanda: famiglie riunite a tavola e Pasquetta in compagnia di amici o parenti intorno a una bella ‘braciolata‘.
Quest’anno non ci sono limitazioni sui numeri delle persone che possono riunirsi a tavola né tanto meno sugli spostamenti. E allora gli italiani hanno letteralmente preso d’assalto i supermercati con un incremento sulla spesa rispetto al 2021.
Non solo, i rincari dovuti alla guerra, al caro energia e all’inflazione hanno reso ancora più salata la spesa di Pasqua tanto che lo scontrino ha subito un incremento del 10% rispetto allo scorso anno.
Sono aumentati soprattutto farina e burro, gli ingredienti fondamentali per i dolci ”fai da te” preferiti dagli italiani: primi tra tutti la pastiera e la torta pasqualina. Ma sono le uova a fare da protagonista con il 4% in più di acquisti, utili proprio per realizzare i dolci fatti in casa.
Spesa di Pasqua da record: supermercati impreparati
Dunque, supermercati letteralmente presi d’assalto nonostante i prezzi più alti dello scorso anno. Ma la grande distribuzione era pronta a questo?
La spesa cresce di 1,2 miliardi rispetto al 2021: +8% frutta, +17% verdura, +6% carne e +40% annuo di vendita d’agnello. Vendute, inoltre, 300 milioni di uova.
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Si torna finalmente ai livelli pre covid, con una media di spesa da 69,20 euro a famiglia, + 25% rispetto al 2021.
Il 59% degli italiani trascorrerà la Pasqua tra le mura domestiche mentre il 32% si recherà a casa di parenti e amici. Solo il 5% andrà al ristorante mentre il 4% farà un pic nic.
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Proprio per queste ragioni i supermercati hanno finito tutte le scorte alimentari, nel giorno di Pasqua rimarranno chiusi mentre a Pasquetta alcuni riapriranno ad orario ridotto: certo è che non saranno riforniti a dovere dopo questi giorni di fuoco. Dovremo aspettare la prossima settimana per ritrovare gli scaffali pieni seppure con la guerra, i ritardi e la riduzione dello scarico previsto non saranno da escludere.