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Cronaca

Epatite acuta pediatrica: si ipotizza l’adenovirus come possibile causa

Segnalati da 11 paesi europei casi di epatite acuta pediatrica: i dati dell’Oms rivelano almeno 11 casi sospetti in Italia

Continuano le segnalazioni di casi si epatite acuta in età pediatrica da parte dell’Organizzazione mondiale della sanità. Sono stati registrati nel Regno Unito, in Spagna, Israele, Stati Uniti d’America, Danimarca, Irlanda, Paesi Bassi, Italia, Norvegia, Francia, Romania e Belgio. In particolare l’Italia avrebbe, attualmente, 11 casi sospetti.

Screenshot da Instagram

Non appare ancora chiaro il quadro di questa situazione, al momento le cause dell’epatite appaiono sconosciute e si susseguono ipotesi sulla responsabilità di una possibile infezione da adenovirus. Il ministero della Salute ha fatto presente che tale infezione è normalmente del tutto trascurabile e che, raramente, interviene una complicazione grave quale l’epatite.

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Epatite acuta: l’Oms si pronuncia sulle possibili cause

Screenshot da Instagram

Finora la maggior parte dei casi registrati proviene dal Regno Unito da dove, le autorità mediche hanno ipotizzato la responsabilità dell’adenovirus nell’infezione. Si lavora alacremente comunque perché il quadro sia il più chiaro possibile, anche in Italia.

Le infezioni da adenovirus provocano generalmente sintomi lievi, simili al raffreddore, vomito e diarrea. “La maggior parte dei casi” – spiega l’Oms – “non aveva la febbre. I virus comuni che causano l’epatite virale acuta non sono stati rilevati in nessuno di questi casi. I viaggi internazionali o i collegamenti ad altri paesi” – prosegue – “non sono stati identificati come fattori”.

Non è da escludere che la complicazione dell’epatite sia intervenuta a seguito dei lunghi lockdown e dell’adozione di misure precauzionali, quali l’utilizzo della mascherina e del distanziamento. La scarsa circolazione del virus, infatti, potrebbe aver reso più fragile il sistema immunitario dei bambini che, scarsamente allenato, non sempre ha risposto in maniera ottimale.

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In almeno 74 dei  169 bambini è stata identificata un’infezione da adenovirus alla quale, in 19 casi, si è associata quella da Coronavirus. Sarebbero invece 17 i casi sottoposti a trapianto di fegato e si è registrato purtroppo un decesso.

I bambini in questione hanno un’età compresa tra 1 mese e 16 anni.

 

 

 

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