Ennesimo caso di femminicidio, a Rimini un uomo di 62 anni ha ucciso a coltellate la moglie: ossessionato dall’idea del tradimento da parte della donna.
Una tragedia che, qualche campanello d’allarme, l’aveva già sentito suonare quella registratasi venerdì 22 aprile a Viserba di Rimini. Un uomo di 62 anni si sarebbe recato presso la locale caserma dei Carabinieri autodenunciandosi per l’omicidio della moglie.
A spingerlo nel compiere il folle gesto, l’idea ossessionante che la donna lo tradisse con qualcuno di più giovane. Il 62enne, in cura presso un centro di igiene mentale, era già stato protagonista di altri episodi di aggressività nei confronti della coniuge.
Rimini, ossessionato dall’idea del tradimento: uomo uccide a coltellate la moglie
Si chiamava Angela Avitabile la donna uccisa venerdì 22 aprile a Viserba di Rimini all’interno della propria abitazione. A confessare il delitto, il marito Raffaele Fogliamanzillo – 62 anni- un uomo che in passato già si era reso protagonista di alcuni episodi di aggressività e che attualmente si trovava in cura presso il Centro di igiene mentale dell’ospedale Infermi dove gli avevano diagnosticato una sindrome ansiosa depressiva.
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Stando a quanto riportato dai colleghi della redazione de Il Resto del Carlino, la coppia era sposata da 40 anni, ma negli ultimi periodi il 62enne aveva iniziato a convincersi – circostanza non accertata- che la moglie lo tradisse con un ragazzo più giovane.
Un pensiero fisso, ossessionante, tanto da condurlo a uccidere la donna a coltellate. Fogliamanzillo nella mattinata di venerdì si sarebbe recato presso la locale stazione dei carabinieri per costituirsi, spiegando di aver agito spinto dal fatto che la moglie gli “aveva dato del ‘cornuto’“.
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Secondo quanto emerso, riferisce Il Resto del Carlino, negli ultimi mesi si erano registrati episodi sempre più frequenti di manifestazioni di gelosia. Tuttavia, pare, che mai il 62enne fosse stato fisicamente violento. Il primo campanello d’allarme si sarebbe verificato lo scorso 30 settembre, il secondo a febbraio. Nei confronti di Fogliamanzillo venne aperta un’indagine per maltrattamenti, ma lo scorso 4 aprile la moglie – sentita dagli inquirenti- avrebbe affermato che il 62enne non si era più reso autore di episodi come quelli denunciati.
Lo scorso marzo, stante il precipitare delle sue condizioni di salute mentale, i medici avevano consigliato il ricovero in una struttura. Un trasferimento, però, mai avvenuto.