Caso Liliana Resinovich: il giallo sotto le suole delle scarpe e gli esami in programma

Continua il mistero sul giallo di Trieste, il più sentito a livello nazionale: ancora alcuna certezza sulla morte di Liliana Resinovich.

Sono trascorsi più di 4 mesi; eppure, la risoluzione finale tarda ad arrivare: il giallo di Trieste continua a tenere l’Italia col fiato sospeso. Nonostante i progressi della Squadra Mobile e della Scientifica, l’inchiesta su Liliana Resinovich (63 anni) e la sua morte è in stallo sull’apertura del fascicolo contro ignoti per sequestro di persona. Le ipotesi, omicidio e suicidio, restano entrambe possibili sebbene gli inquirenti insistano sull’ultima teoria. Nuovi indizi emergono dalle ultime indagini. Il 26 aprile, Lilly avrebbe compiuto 64 anni.

 

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Il giallo sotto la suola delle scarpe

Caso Liliana Resinovich: il giallo sotto le suole delle scarpe e gli esami in programma
Area boschiva luogo del rinvenimento del cadavere di Liliana Resinovich (Ansa)

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Ancora mistero su Liliana Resinovich, la 63enne di Trieste. Dalla data della sparizione e del rinvenimento del cadavere, rispettivamente lo scorso 14 dicembre e il 5 gennaio, la Squadra Mobile e la Scientifica annunciano il promettente proseguimento delle indagini senza “rumori inutili.” Tuttavia, nonostante siano passati più di quattro mesi dal drammatico evento, il fascicolo dell’inchiesta resta aperto contro ignoti per sequestro di persona; così come la lista degli indagati resta bianca dopo l’esito negativo degli esami genetici a cui si sono sottoposti il marito Sebastiano Visintin, l’amico di vecchia Claudio Sterpin e il vicino di casa Salvatore Nasti.

Nessuna pista è al momento esclusa, sebbene gli inquirenti insistano sull’ipotesi del suicidio, teoria che sarebbe rafforzata dall’esito degli esami botanici. Gli ultimi indizi emersi arrivano dall’analisi delle suole delle scarpe di Liliana Resinovich. L’esito dell’esame ha individuato del terriccio compatibile con quello prelevato dall’area boschiva dell’ex ospedale psichiatrico di San Giovanni, dove è stato rinvenuto il cadavere di Lilly. L’analisi avvalora pertanto l’ipotesi che la donna si sia recata volontariamente nella zona. Falso secondo il marito Sebastiano Visintin: impossibile che la moglie avesse appuntamento con qualcuno il giorno della sua sparizione.

Cruciale per le indagini sarà l’esame del contenuto dei dispositivi mobili di Liliana Resinovich, programmati dopo la nomina del consulente informatico (il prossimo 27 aprile alle ore 12:00) mentre il 6 maggio sarà effettuata l’analisi del liquido della bottiglietta semivuota rinvenuta accanto alla salma, che sarà sottoposta a test a Roma.

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