La tragedia si è verificata a Marostica. Colpita a morte da 10 fendenti, la donna è stata uccisa da un’altra ospite della comunità.
Una lite culminata in tragedia: è successo nel Vicentino, dove una donna è stata accoltellata da un’altra ospite all’interno di un centro salute mentale. Il dramma si è consumato questa domenica 24 aprile intorno alle ore 12:50 in una comunità di Marostica, in provincia di Vicenza.
Stando a quanto si apprende dall’Ansa, la segnalazione inviata al servizio di emergenza è partita da alcuni funzionari della struttura in servizio. Secondo le primissime ricostruzioni, la donna sarebbe stata colpita a morte da 10 fendenti da un’altra donna della comunità.
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La notizia trova conferma nel media locale Vicenza Today. Secondo quanto riporta la fonte ufficiale, la vittima, 53 anni, è stata aggredita in tarda mattinata. Il dramma è avvenuto tra le mura di una comunità sociale adibita all’accoglienza di pazienti con problemi psichiatrici. La nota ufficiale dell’Ulss 7 Pedemontana precisa che gli ospiti della struttura sono “seguiti da molti anni dal Dipartimento di Salute Mentale dell’Ulss 7 Pedemontana e da circa due anni […] vivevano in un appartamento sociale gestito dalla cooperativa sociale Un Segno di Pace”.
Secondo il comunicato ufficiale dei carabinieri, la 53enne è stata accoltellata da 10 fendenti intorno alle ore 12:45 da un’altra ospite del centro salute mentale. L’allarme segnalato al 112 riferiva i fatti con voce tremante: una coinquilina dell’appartamento voleva costituirsi. Il movente del delitto risiederebbe in un acceso diverbio.
L’omicida avrebbe ucciso la compagna della comunità per odio; secondo quanto si apprende da Vicenza Today, la responsabile del delitto non tollerava “i dispetti” della coetanea. Un improvviso attacco d’ira; poi, il peggio: Lisa Paiaro Bernato, 54 anni, ha accoltellato a morte Maria Cristina Cavedon, colpendola al torace e al collo. L’accusata è stata arrestata e trasferita alla Casa Circondariale di Verona. Sull’omicidio è intervenuto il pm Barbara de Munari e l’Ulss 7 Pedemontana. Quest’ultima non si capacita del gesto; nella nota ufficiale sostiene l’esistenza di un monitoraggio sanitario costante “delle condizioni degli ospiti […] mediante più visite la settimana e visite psichiatriche con cadenza mensile.”
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